Lo sgombero del Palazzo rosa di via Rospicciano, avvenuto venerdì scorso, ha riacceso, forse per l'ultima volta, la polemica infinita sul condominio più discusso di Ponsacco.
Perché nelle ore immediatamente successive alle operazioni, tra le prime a commentare è stata la ex sindaca di Cascina ed eurodeputata Susanna Ceccardi, che ha esultato per lo sgombero dello stabile. Provocando l'irritazione del Partito Democratico ponsacchino.
"Fa sorridere e un po’ indignare che a festeggiare sia proprio chi da sindaca ha contribuito ad aggravare il problema, incentivando il trasferimento di famiglie rom residenti a Cascina - hanno scritto i dem in una nota - Ponsacco non ha bisogno di slogan, ma di verità, trasparenza e concretezza. Accogliamo con favore la notizia che altri residenti del Palazzo rosa siano stati ricollocati, ma di fronte ai toni trionfalistici della Ceccardi non possiamo tacere".
Così, il Pd ha messo in rassegna quelle che erano state le "promesse" degli avversari politici. "Il Regio decreto si è rivelato inattuabile: per completare gli sgomberi al sindaco Gasperini non sono bastati 15 mesi, altro che pochi giorni come promesso - hanno spiegato - in più, molte famiglie hanno preso residenza a Ponsacco o nei comuni limitrofi, non certo fuori provincia o regione, come promesso in campagna elettorale. E ancora, l'amministrazione ha usato oltre la metà dei 200mila euro di fondi regionali e dei 150mila euro del Governo: altra promessa non mantenuta, quella di non usare soldi pubblici".
"Dal momento del fallimento dell'immobile a Maggio 2022 e fino alla fine del mandato della sindaca Brogi a Giugno 2024, circa 40 famiglie hanno lasciato il palazzo. Gasperini in 15 mesi ne ha ricollocate 15 - hanno precisato - dov'è il miracolo affermato da Ceccardi? Dopo aver illuso i cittadini con soluzioni facili e immediate, c’è poco da festeggiare e molto da imparare".
"L’unica via possibile è quella del ricollocamento delle famiglie, già avviata dalla precedente amministrazione - hanno concluso - la liberazione si è dimostrata, al contrario degli annunci di Ceccardi e Gasperini, il frutto di un lavoro lungo, iniziato anni fa, non di un miracolo dell’ultima ora. Niente decreti, niente ordinanze lampo: solo continuità amministrativa con la Giunta Brogi. La propaganda finisce presto, i fatti restano".