Politica

Palazzo Rosa, per i ricollocamenti c'era l'ipotesi Monte Amiata

Ferretti torna alla carica contro il sindaco Gasperini: "Doveva rifiutare i 130mila euro della Regione, la soluzione era stata trovata"

Il condominio di via Rospicciano a Ponsacco

Da Palazzo Rosa fino al Monte Amiata. Questo, secondo l'ex assessore Samuele Ferretti, poteva essere il tragitto delle famiglie che si trovano nel condominio di via Rospicciano. E che, secondo il progetto finanziato con le risorse della Regione Toscana per la Società della Salute, saranno invece redistribuite tra i comuni che fanno parte del bacino del consorzio.

Dopo la cacciata di Ferretti dalla Giunta del sindaco Gabriele Gasperini, la polemica sui ricollocamenti non si è mai arrestata. L'ultimo ad alimentarla, in ordine cronologico, è stato il sindaco Francesco Auriemma, primo cittadino di Montecatini Val di Cecina, che ha detto stop al possibile ricollocamento nel suo comune.

Con lui, lo stesso Ferretti, convinto che la soluzione sia una sola: ricollocamenti fuori dalla provincia di Pisa. "Il luogo era stato trovato nel Grossetano, in un comune spopolato sul Monte Amiata - ha detto in risposta all'amministrazione comunale - ma quando Gasperini chiese alla Regione il cambio d’uso dei 130mila euro in mano alla Società della Salute, che vincolano la ricollocazione nei nostri territori, gli fu risposto di no".

"Gli dissi di non accettare quei soldi e di informare da subito Roma per avere mano libera nel ricollocamento: a quel punto, mi ha silurato - ha aggiunto - tengo a precisare che io a Ponsacco ci tengo molto ed è proprio per questo che ritengo controproducente, per i ponsacchini e non, ricollocare una famiglia per ogni comune nei nostri territori. Così si crea un enorme ghetto. Il rischio è che, dopo una famiglia, ne arrivino altre, come successo a Ponsacco. Ci sarebbe da chiedersi il perché Gasperini ha cambiato idea".