Lo sgombero di Palazzo Rosa in via Rospicciano non ha chiuso le polemiche. Il caso che Ponsacco si trascina dietro ormai da un decennio, infatti, continua a far discutere: ad accendere la miccia, stavolta, è stato l'ex assessore Samuele Ferretti, che carte alla mano ha posto il problema dei costi dei soggiorni delle famiglie che, momentaneamente, sono state alloggiate in un albergo di Massa.
"Venti persone dal Palazzo Rosa all'hotel a Massa: fondi pubblici stanziati per il loro soggiorno per un periodo di due mesi, oltre 108mila euro - ha spiegato - e dopo questo soggiorno? Intanto, tanti saluti e baci a tutti".
Una polemica ripresa anche dal gruppo di opposizione CambiAmo Ponsacco, che fa sedere in Consiglio comunale l'ex candidato sindaco Federico d'Anniballe e Rossella Orsani. "A questi se ne aggiungono oltre 47mila per collocare temporaneamente i rom in strutture ricettive a Massa e e Firenze - hanno scritto in una nota - tutto ciò senza alcuna comunicazione alla cittadinanza, in sordina e nel perfetto stile inaugurato dalla precedente amministrazione. Ormai conosciamo bene come si agisce in seno ai partiti: grande propaganda quando si comunica ai cittadini di aver trovato fondi nel bilancio statale per Ponsacco e nessuna comunicazione sulla rendicontazione".
"Altri soldi pubblici per la stessa promessa mai mantenuta: integrazione - hanno concluso - oggi, ancora una volta, vitto e alloggio garantiti a spese dei contribuenti alle stesse famiglie di allora. Ormai è evidente: l'integrazione non c'è stata e non c'è la volontà di farla. Questo meccanismo, quello di erogare soldi pubblici per integrare chi non ne ha la volontà, è diventato un pozzo senza fine".
Alla fine, è stato lo stesso sindaco Gabriele Gasperini a prendere la parola per difendere l'operato della sua amministrazione. "In dodici mesi abbiamo risolto un problema che, altri, hanno creato e aggravato in ben sette anni - ha affermato - chi ci ha preceduto ha preferito le logiche di partito ai cittadini. A differenza loro, abbiamo proceduto con i controlli e con tutti gli strumenti legali a nostra disposizione e, alla fine, gli occupanti hanno dovuto accettare le soluzioni che gli abbiamo proposto".
"Volevamo ridare dignità e legalità al nostro paese - ha concluso - a questo palazzo vogliamo dare un futuro: ci sono tanti proprietari privati, ma vogliamo essere dei facilitatori affinché vengano fatti degli investimenti per rilanciare Ponsacco. Questa operazione ai ponsacchini non costerà niente: c'erano dei residui di finanziamento regionali, che abbiamo utilizzato, e abbiamo ricevuto altre risorse dal Ministero dei Trasporti. Inoltre, spostando queste persone, abbiamo liberato risorse dei servizi sociali che, finalmente, saranno utilizzate per i ponsacchini".