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Recuperare vecchi capannoni sarà più semplice

Una variante al regolamento urbanistico sfoltisce le procedure d'intervento sugli immobili. Novità anche per il centro storico

Novità in arrivo per il regolamento urbanistico

L'Amministrazione comunale ha redatto la bozza di una variante al regolamento urbanistico per semplificare la vita a quanti vorrebbero metter mano a vecchi immobili, magari per renderli abitali. Le novità che il Comune intende introdurre sono state presentate ieri in un incontro pubblico molto partecipato.

La variante arriva in seguito al decadimento del regolamento urbanistico per i lotti di nuova realizzazione. Per il recupero degli immobili, invece, la normativa resta in vigore: tuttavia, vista l'occasione, il Comune ha deciso di introdurre delle novità. Quali? A spiegarlo è l'assessore all'urbanistica Massimiliano Bagnoli.

"La politica che sottende la nostra proposta di modifica - dichiara Bagnoli - è quella di rendere sostenibili gli interventi dei privati sugli immobili, incentivando le iniziative di recupero e il cambio della destinazione d'uso".

Fra le novità più rilevanti c'è quella che tocca i possessori di vecchi opifici artigianali: "A Ponsacco ce ne sono un centinaio - informa l'assessore. - Con la variante, i proprietari potrebbero adibire i loro immobili a uso residenziale usando fino al 100 per cento della superficie, se questa non supera i 700 metri quadri". Un recupero, aggiunge Bagnoli, che non passerebbe dalla lunga trafila burocratica di un tempo.

L'altro obiettivo dell'Amministrazione, infatti, è quello di snellire le procedure: "Lo stesso ragionamento vale per i capannoni con una superficie compresa fra i 700 e i 1200 metri quadri - continua Bagnoli - anche in questo caso la struttura può divenire interamente residenziale (con il vecchio regolamento lo era solo in parte) stavolta con l'obbligo, per il proprietario, di una convenzione con il Comune per alcuni interventi di pubblica utilità".

Se l'immobile supera i 1200 metri quadri è possibile apportare una variazione fino al 55 per cento della superficie totale, contro il 45 per cento di un tempo. Nel caso in cui una parte della struttura, per una superficie pari al 15 per cento del totale, venisse destinata all'housing sociale, la possibilità di adibire a uso residenziale si estende al 75 per cento.

Altre norme sono state snellite o addirittura abolite per i piccoli interventi nella abitazioni private del centro storico. Una novità riguarda inoltre la schedatura dei 350 edifici storici del territorio: i proprietari potranno inviare un progetto d'intervento e un'apposita commissione comunale valuterà la possibilità di metterlo in pratica.

I dettagli della bozza di modifica al regolamento sono consultabili sul sito del Comune di Ponsacco. La variante verrà discussa in consiglio comunale entro la fine di luglio.