Politica

"Nessun progetto per i beneficiari del RdC"

Il Movimento 5 stelle cittadino accusa amministrazione e Società della Salute: "Finché i percettori saranno visti come un peso, non si andrà lontani"

Il palazzo comunale di Ponsacco

Laddove i Progetti utili alla collettività (Puc) dovrebbero essere gestiti  dalle Società della Salute, nell'area pisana e in Valdera, questi non sono stati attivati. È questa, in sintesi, la presa di posizione del Movimento 5 stelle di Ponsacco, che denuncia lo scarso utilizzo dei Puc, ovvero quelle ore che i percettori di Reddito di cittadinanza sono tenuti a svolgere a titolo gratuito nel Comune di residenza.

"Lo scorso 30 giugno 2021 abbiamo presentato una mozione in Consiglio comunale per chiedere che anche il Comune di Ponsacco si attivasse per dare attuazione ai Puc, senza i quali, i percettori del Reddito di cittadinanza non possono svolgere gratuitamente le 8 ore a settimana di lavori utili come previsto dalla legge - hanno spiegato dal M5s - va da sé che per impiegare questi soggetti sia necessario un minimo di organizzazione, ma siamo convinti che lo sforzo richiesto sarebbe ampiamente ripagato in termini di servizi in favore della nostra collettività".

"Per esempio, se anche solo il 50% dei 160 cittadini che percepiscono il Reddito di cittadinanza fosse impiegato per 8 ore a settimana, avremmo circa 2.560 ore al mese di lavori socialmente utili gratuiti, al servizio dell’intero paese, corrispondenti al lavoro di 18 impiegati comunali - hanno proseguito - inoltre, c'è un aspetto anche più importante che riguarda i beneficiari: i progetti utili alla collettività aiutano questi nostri concittadini ad allacciare rapporti personali, possono essere l’occasione per instaurare futuri rapporti di lavoro ma soprattutto, li aiutano a essere riconosciuti come risorse all'interno dei contesti sociali che li ospitano".

"Il Comune ci ha risposto che è stato demandato tutto alla Società della Salute, che tuttavia, in questo periodo non ha potuto occuparsi troppo dei Puc perché impegnata a fronteggiare l’emergenza sanitaria - hanno riportato - non dubitiamo che ciò sia vero tuttavia, c'è da rilevare che altri Comuni hanno impiegato i percettori del Reddito di cittadinanza proprio per servizi di ausilio a contrasto della pandemia, come la spesa a domicilio, la misurazione della febbre all'ingresso dei locali pubblici, servizi di informazione utili alle persone e altro".

"Ponsacco, come altri Comuni della Provincia che hanno deciso di affidarsi alla Società della Salute, non hanno attivato ad oggi nessun progetto Puc - hanno aggiuntio - altri Comuni invece, stanno utilizzando da più di un anno i servizi utili alla collettività con risvolti positivi. Dalla mappa che riporta il numero dei beneficiari impiegati per ogni Comune, si percepisce chiaramente che nell’area pisana e della Valdera, dove i Puc dovrebbero essere gestiti dalle Società della Salute, non ci sono ad oggi progetti attivati; mentre nei Comuni più sensibili, come Lucca e Capannori, si sono organizzati a livello comunale e hanno attivato diversi progetti".

"A distanza di più di due anni dall’entrata in vigore della norma è insostenibile che in tutta l’area pisana non sia stato attivato neanche un progetto - hanno concluso - certo è che fino a quando questi cittadini saranno visti non come una “ricchezza”, ma come un peso, si andrà poco lontano".