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"Ricevuta del permesso? Niente conto corrente"

Il racconto di una ragazza residente a Ponsacco:"Con in mano la sola ricevuta cartacea del permesso di soggiorno viviamo in un limbo"

“Ancora una volta mi sono sentita straniera nel paese in cui vivo, ancora una volta la mia libertà è stata limitata dai miei documenti".

Questo è lo sfogo di una ragazza, residente a Ponsacco, da ventuno in anni in Italia, che, dopo aver presentato la ricevuta del permesso di soggiorno (il documento cartaceo rilasciato dalla questura competente al richiedente in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno elettronico) ha riferito di essersi vista negare la possibilità di aprire un semplice conto postepay presso un ufficio postale della Valdera presso il quale si era rivolta.

Il fatto è stato reso noto da "Futuro è ora", un movimento politico e di pensiero nato in Valdera e fondato dalle seconde generazioni, ovvero figli di immigrati nati o cresciuti in Italia. Gli obiettivi sono in primis la parità dei diritti, in particolare quello della cittadinanza e l’integrazione. Il presidente è Yassine El ghlid.

La ragazza protagonista dei fatti è, tra l'altro, membro del Movimento:"Ho fatto richiesta di permesso già a novembre", ci racconta telefonicamente, "Ma la sola ricevuta cartacea non viene riconosciuta come documento valido neppure dagli Enti statali, oltre che, come successo in questi giorni, dalle Poste".

"I tempi di attesa del rinnovo del permesso di soggiorno variano a discrezione delle Questure, del luogo di residenza, della burocrazia italiana… non esiste un tempo preciso. E’ un lasso di tempo cha va da 1 a 8 mesi. Un arco di tempo dove le normali attività sembrano interrompersi per gli stranieri in attesa di soggiorno…Non vi sembra un fattore scoraggiante?", dicono da Futuro è ora, invitando a cambiare le leggi in materia.