Politica

"Rissa nel locale, serve più aiuto dallo Stato"

Il gruppo di maggioranza chiede un intervento per rafforzare l'organico delle forze dell'ordine: "Noi sempre presenti, adesso serve una mano"

Il palazzo comunale di Ponsacco

L'episodio di violenza in un'attività di via Nazario Sauro, oltre alla raccolta benefica indetta dal Comitato Ponsacco Pacificata, ha smosso anche le forze politiche del Consiglio comunale ponsacchino. Su quanto accaduto, infatti, si è espresso anche il gruppo di maggioranza, composto dal Partito Democratico, dalla lista civica Per Ponsacco e da Italia Viva.

"Siamo basiti e amareggiati - hanno scritto - condanniamo con forza i responsabili di questi fatti ed esprimiamo piena solidarietà al commerciante e a tutti coloro che, loro malgrado, sono stati coinvolti in questo episodio increscioso. Compiere atti di violenza di questo genere, a pochi metri dalla caserma dei carabinieri, è ancor di più inaccettabile: non si può aspettare 40 minuti prima di vedere arrivare una pattuglia".

Per la maggioranza, dunque, c'è la necessità di maggior intervento da parte dello Stato. "Se c'è un problema di organico, è venuto il momento che il Governo prenda provvedimenti e potenzi il personale delle forze dell'ordine - hanno aggiunto - ci appelliamo al prefetto affinché convochi di nuovo un tavolo della sicurezza sulla questione di via Rospicciano: servono maggiori controlli e presidi sul territorio. In poche parole serve più Stato".

"Al tempo stesso, occorre che tutti i curatori fallimentari facciano pienamente il loro dovere e agiscano per liberare l'immobile: basta con i rinvii e tentennamenti - hanno proseguito - l'amministrazione ha sempre fatto in pieno il proprio dovere, ha ricollocato tutte le famiglie sfrattate e si è battuta per ottenere i fondi regionali necessari a continuare queste operazioni sui residenti restanti".

Dunque, per la maggioranza, gli sforzi fatti dal Comune non possono rimanere isolati. "Abbiamo sempre messo a disposizione i nostri vigili a supporto delle forze dell'ordine ogni volta che c'è stato chiesto, abbiamo installato decine di telecamere, le ultime un mese fa davanti le scuole, e attivato lo sportello anti violenza soprattutto come supporto per i più giovani - hanno concluso - adesso basta: è tempo che anche gli altri facciano adeguatamente la propria parte".