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Simone, il pilota ispirato dalle donne

Sbrana ha 21 anni ed è di Ponsacco. Ha una storia particolare: a invogliarlo a correre fu la maestra e la prima moto fu un regalo della madre

Simone Sbrana

A bordo della sua Honda Cbr 1000 sarà, in primavera, al via del Trofeo Michelin Power Gp. Simone Sbrana, pilota di Ponsacco classe 1994, è entusiasta dopo aver passato il capodanno a Cartagena. Un premio per i buoni risultati ottenuti nel 2015 nel trofeo Michelin, concluso al terzo posto: “Prima di Natale ho ricevuto una chiamata del tutto inaspettata. La Rehm Race Days mi informava che ero stato selezionato per disputare quattro giorni di test a Cartagena, con pista pagata, come premio per i risultati ottenuti (una vittoria e un quarto posto) nei due appuntamenti di Misano e Mugello a cui avevo preso parte nel corso della stagione”.

Nonostante un'enorme passione per le corse Sbrana preferisce rimanere con i piedi per terra: “Faccio il cameriere in un ristorante, so cosa significa in termini di impegno, di rinunce, inseguire il sogno di diventare un pilota professionista. Con la mia famiglia abbiamo deciso di volare bassi, scegliendo un campionato alla nostra portata riusciamo a fare le corse senza privarci di grandi cose”.

Non è stato il padre meccanico a trasmettere la passione delle gare al giovane pilota: “Ho iniziato a correre grazie alla mia maestra delle elementari, lei gareggiava e la cosa mi incuriosiva. Così mi incitò verso questa strada. La prima volta che salii su una minimoto avevo dieci anni, trovammo per caso una pista a Massa che le noleggiava. Non ero mai salito in sella prima di allora. Feci soltanto due o tre turni e mi piacque... ma poi non ne facemmo di niente. Passarono ancora un paio di anni prima di averne una tutta mia. Al Carrefour ne trovammo una in offerta e fu mia mamma che me la regalò”. In attesa di cominciare il campionato 2016 Sbrana conclude: “Spero di stare nei primi 7/8 ma non conoscendo i miei avversari, le loro potenzialità e non avendo riferimenti miei personali, mi è difficile stabilire possibili obiettivi. Conto sul mio punto forte, la staccata”.