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Una panchina rossa, no alla violenza sulle donne

Sarà apposta anche una targa con il numero 1522, da chiamare in caso di bisogno. Brogi: "L'importanza delle pari opportunità"

Una panchina rossa come simbolo della lotta contro la violenza sulle donne e il femminicidio. È il Rotary E-Club Distretto 2071 a donarla al Comune di Ponsacco e sarà inaugurata ufficialmente mercoledì 15 luglio in via Carducci, nel centro cittadino, in un luogo frequentato per la sua vicinanza a numerosi servizi. Dopo l'inaugurazione seguirà la benedizione di Don Armando Zappolini.

“La panchina rossa è un simbolo che ci permette di sensibilizzare i cittadini sul tema della violenza di genere e farli riflettere sull’importanza delle pari opportunità per la costruzione di una società più giusta e rispettosa. Sulla panchina sarà apposta anche una targa che riporta il numero nazionale antiviolenza 1522 in modo da offrire non solo uno strumento di riflessione, ma anche un’informazione utile per chi desidera intraprendere un percorso di sostegno in questo ambito. Ringrazio di cuore il presidente Piero Iafrate e tutto il Rotary E-Club Distretto 2071 per questo importante gesto, a conferma della loro preziosa vicinanza al nostro territorio”.

A quelle della sindaca si aggiungono le parole di Piero Iafrate, presiedente del Rotary E-Club Distretto 2071: “La panchina rossa, colore del sangue donata al Comune di Ponsacco e da inaugurare in via Carducci (di fronte all'ex Misericordia) è il simbolo del posto occupato nel mondo da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza. Il progetto di donare due Panchine a due Comuni Toscani nasce proprio a febbraio scorso grazie ad una conviviale. Voglio ringraziare il Past President Andrea Parisi, tutti i nostri Soci e il Consiglio Direttivo per l'importante contributo e per aver deciso di donare le due Panchine Rosse al Comune di Firenze e al Comune di Ponsacco".

Già lo scorso anno nel mese di ottobre, Ponsacco ha ospitato un convegno nazionale dal titolo "Non Chiamatelo Amore", organizzato proprio da Piero Iafrate, dall’Amministrazione comunale, dalla Misericodia Ponsacco e dall'AMI (Associazione Matrimonialisti Italiani).