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Via Rospicciano, il Comune vuol acquistare due unità

Un fondo commerciale da usare come magazzino e un'unità immobiliare: la sindaca Brogi lancia il progetto per la riqualificazione dopo gli sgomberi

Il condominio di via Rospicciano a Ponsacco

Nel condominio di via Rospicciano, presto, potrebbero esserci anche due unità di proprietà del Comune di Ponsacco.

Durante il Consiglio comunale di fine anno, infatti, la maggioranza consiliare ha approvato l'autorizzazione all'acquisto di un fondo commerciale al piano terra del condominio, di circa 78 metri quadrati, per un valore di 10mila euro. Nel caso specifico, l'amministrazione lo utilizzerà come magazzino.

Inoltre, è stata discussa anche l'autorizzazione a partecipare all'asta giudiziaria per comprare anche un'unità immobiliare del condominio, situata al primo piano dell'edificio C, e posta a base d'asta a 26mila euro.

"Si tratta di un ulteriore passo dopo la liberazione dell’immobile - ha spiegato la sindaca Francesca Brogi - lo sgombero sta procedendo e, verso Maggio,  sarà completato. Contemporaneamente, però, il nostro obiettivo è portare avanti un progetto di riqualificazione del condominio insieme alla Regione e ai privati".

Per questo, gli acquisti sarebbero funzionali. "Crediamo che acquistare appartamenti in centro città, in un luogo che nei prossimi anni sarà fulcro per importanti servizi socio-sanitari, possa avere significativi risvolti sociali - ha aggiunto - per questo ci candidiamo ad acquistare un fondo commerciale e parteciperemo all’asta per il primo appartamento: così facendo, entriamo in pieno nella seconda importante fase del progetto".

Come spiegato dall'amministrazione, una delle idee è di destinare una parte degli appartamenti a giovani coppie che verranno ad abitare a Ponsacco, magari potendo contare su un affitto calmierato.

Da parte dell'opposizione di Fratelli d'Italia, però, c'è molto scetticismo sulla soluzione proposta. "L’importo sarebbe allettante, ma crediamo che una buona amministrazione avrebbe dovuto valutare tutte le conseguenze dell’acquisto - ha detto Pericle Tecce, consigliere comunale - infatti, non ci è stato fornito l’elenco di molte altre spese, come l’importo per le parti a comune da sanare, le quote millesimali di partecipazione sulle stesse, le spese per ottenere il certificato antincendio e tutte le spese a comune con gli altri potenziali condomini finché non si ottenga il ripristino ed il risanamento dei luoghi".

"La rigenerazione di quel palazzo va intrapresa con un progetto più vasto, magari coinvolgendo imprenditori e imprese per rilevare la struttura in maniera congiunta - ha concluso - con il vero scopo di ridare al cittadino quella parte del paese ormai risucchiata da un capitolo oscuro, protratto negli anni da chi ci governa. Non dimenticandoci che l’amministrazione è nell’elenco dei creditori per circa 600mila euro: con maturità e serietà ciò potrebbe agevolare la futura amministrazione dopo le elezioni nel reperire gli alloggi quasi a rimborso dei crediti".