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Via Rospicciano, arriva l'ordine di liberazione

Per il "palazzo rosa", noto alla cronaca per molte vicende, arriva la decisione del tribunale. Brogi: "Adesso un progetto per la ridistribuzione"

Il condominio di via Rospicciano a Ponsacco

Il palazzo di via Rospicciano, nei prossimi mesi, dovrà essere liberato. È questo quanto deciso dal tribunale, che con l'ordine di liberazione impone ai curatori fallimentari di procedere con gli sfratti e porre fine, così, a una questione che nella vita politica ponsacchina e non ha tenuto banco per almeno 5 anni.

"Con questa decisione del giudice l'immobile dovrà essere liberato. Per questo, già da tempo, insieme alla Società della salute Valdera, abbiamo predisposto un progetto utile alla redistribuzione delle famiglie che attualmente vivono nel palazzo - ha spiegato la sindaca Francesca Brogi - un piano che abbiamo condiviso anche con la Regione, che si è resa disponibile a sostenerci attraverso i canali più indicati".

Nel "palazzo rosa" di via Rospicciano, a oggi, vivono circa 50 famiglie. Che, con questa decisione, dovranno abbandonare gli alloggi. "Innanzitutto, faremo una mappatura e un censimento dell'immobile, come già è stato fatto anche in passato, in modo da valutare la numerosità dei nuclei e la presenza di minori - ha continuato - non sarà un procedimento breve, dovremo reperire alloggi e garantire anche il necessario intervento dei servizi sociali, laddove necessario".

"L'obiettivo principale è quello di tutelare le famiglie più fragili e di evitare che altrove si creino dei ghetti come avvenuto a Ponsacco a seguito di una mancata gestione politica della vicenda - ha aggiunto la sindaca - il progetto, infatti, punta su un sistema di accoglienza diffusa su un territorio vasto, facendo leva su una politica di condivisione".

"Per un Comune da solo sarebbe stato impossibile intervenire. Grazie all'aiuto della Società della salute e al supporto della Regione, invece, potremo dare concretezza a questo progetto - ha concluso - è fondamentale non ripetere gli errori fatti in passato: la nostra intenzione è quella di mettere in campo azioni sostenibili per tutti. L’immobile è privato e va liberato per poter essere messo all'asta e venduto, in modo da poter ripagare anche i creditori tra i quali, lo ricordo, c’è anche il Comune di Ponsacco".