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Via Rospicciano, un esposto sul condominio

Bernacchi, Gasperini e Orsini di Ponsacco Si.Cura hanno chiesto lo sgombero a Questura, Prefettura e Procura: "Scontiamo anni di colpevole ritardo"

Maurizio Bernacchi, Gabriele Gasperini e Nicoletta Orsini

I tre fondatori di Ponsacco Si.Cura hanno presentato un esposto sul condominio di via Rospicciano, che è stato inviato a una molteplicità di enti, tra i quali Prefettura, Questura, Procura della Repubblica e Arpat, con l'obiettivo di effettuare delle verifiche impiantistiche e di salubrità.

Per Maurizio Bernacchi, Gabriele Gasperini e Nicoletta Orsini, infatti, le criticità attuali sono sufficienti per procedere a uno sgombero. "Ci siamo rivolti a tutti quei soggetti che hanno competenze in materia di sicurezza, anche a livello di impiantistica, e di questioni igienico-sanitarie - hanno commentato - a nostro avviso, le criticità sono talmente numerose, non solo da permettere uno sgombero immediato, ma anche da mettere a rischio le vite dei residenti dell’edificio stesso, tra i quali anche un gran numero di minori".

"Ci sono ascensori danneggiati e inutilizzabili, che in un edificio di quelle dimensioni dovrebbero bastare a sancire l’inagibilità, ma anche quadri elettrici, impianti di riscaldamento e allacci al gas manomessi - hanno aggiunto - non possiamo non ricordare la recente tragedia di Montecarlo di Lucca, dove a causa di una fuga di gas, ci sono state due vittime. Senza considerate i rifiuti, speciali e non, sparsi un po' dappertutto, che hanno costretto i proprietari, prime vittime di questa situazione, a dover bonificare a proprie spese per rimediare ai danni causati da altri".

Dal futuro dell'immobile, per i tre, dipende anche il futuro dell'intera Ponsacco. "La lentezza della politica ha fatto sì che il degrado da via Rospicciano, progressivamente, mettesse piede in molte altre porzioni di paese, esportando inciviltà e prepotenza - hanno affermato - per molti anni la politica ha stigmatizzando quei pochi cittadini che hanno avuto il coraggio di segnalare. Un’ordinanza ad hoc, anni fa, avrebbe salvato Ponsacco: oggi paghiamo le conseguenze di questa letargia".

"Quello che stiamo facendo oggi avrebbe potuto farlo la politica magari nel 2017 o nel 2018, quando i nomadi non erano ancora svariate centinaia e non si erano dispersi sull’intero centro storico - hanno concluso - oggi paghiamo le conseguenze dell’ottusità ideologica".