Politica

Villetta da abbattere, "Le opposizioni mentivano"

Per il Pd la nomina del commissario per la demolizione dimostra le accuse infondate di centrodestra e M5S: "La sindaca non poteva intervenire"

La villetta di Val di Cava

Il Consiglio di Stato ha deciso: la questione della villetta di Val di Cava lungo la strada provinciale delle Colline è ufficialmente di competenza di un commissario prefettizio, che si occuperà della demolizione.

Un esito che era stato annunciato e che il Partito Democratico di Ponsacco, con una nota, ha commentato attaccando anche le opposizioni, che avevano chiesto un intervento dell'amministrazione a favore della famiglia Cerretini proprietaria dell'immobile.

"Come disponeva la sentenza emessa dal Consiglio di Stato, qualora fossero stati superati i 120 giorni a disposizione del Comune per la demolizione la responsabilità sarebbe passato al commissario - hanno spiegato dal Pd ponsacchino - tutto ciò a conferma di quanto sempre detto dalla nostra amministrazione comunale, ovvero che l'attuazione della sentenza sarebbe proseguita indipendentemente dalla volontà del Comune e che eventuali perdite di tempo sarebbero state pagate penalmente dai responsabili del procedimento".

"Questo passaggio di consegne dimostra che le forze politiche di opposizione mentivano affermando che la sindaca poteva evitare la demolizione - hanno aggiunto - abbiamo sempre condannato le strumentalizzazioni politiche, soprattutto quelle portate avanti dal consigliere Federico D'Anniballe. Prima attaccavano l'amministrazione di resistere alla sentenza di demolizione, perdendo tempo e, pochi mesi dopo dell'esatto contrario, ovvero di voler procedere troppo speditamente". 

Anche per il Pd ponsacchino, comunque, la sentenza resta sbagliata. "Soprattutto perché a pagarne le conseguenze è una famiglia che ha fatto tutto nel rispetto della legge - hanno concluso - abbiamo dato il nostro contributo attraverso la partecipazione attiva a manifestazioni pubbliche, ma anche coinvolgendo i nostri parlamentari Ylenia Zambito ed Emiliano Fossi, che hanno presentato due interrogazioni parlamentari. Il nostro auspicio è che ci possa essere ancora il tempo per dibattere i ricorsi presentati dalla famiglia Cerretini e che dal Parlamento o dal Governo possano arrivare soluzioni".