Cronaca

La piazza di Pontedera ha 12 spacciatori in meno

Dai carabinieri però mettono in guardia: "Il fenomeno dello spaccio rimane presente". Sette sono stati arrestati, cinque non sono stati trovati

La zona della stazione, uno dei luoghi sensibili per lo spaccio (foto di Piero Frassi)

La città da oggi ha dodici spacciatori in meno. Si è conclusa questa mattina una vasta operazione antidroga dei carabinieri, operazione chiamata hinterland perché i consumatori non erano solo pontederesi ma anzi, arrivavano in gran numero da varie zone limitrofe.

Le indagini erano iniziate nel novembre di due anni fa e oggi hanno portato all'arresto di sette giovani marocchini, ritenuti spacciatori di lungo corso. Il giudice per le indagini preliminari ha emesso 12 richieste di custodia cautelare in carcere, ma cinque persone non sono state trovate e sono latitanti. 

Per altre due persone (una italiana) il giudice ha disposto i domiciliari, per una l'obbligo di firma e un'altra persona (l'altro italiano) l'obbligo di dimora. I coinvolti, sedici in totale (quattordici marocchini e due italiani), hanno tutti meno di trenta anni.

I carabinieri hanno detto che i cinque, essendo senza fissa dimora, potrebbero essersi già spostati in altre località.

L'indagine si è svolta ascoltando le testimonianze e i racconti di venti consumatori colti sul fatto ad acquistare la droga: "Questi consumatori - ha detto il Maggiore dei carabinieri Carmine Gesualdo - sono di diverse età e di diverse estrazioni sociali, si va da studenti a professionisti di 40 anni. Tutti hanno collaborato aiutandoci a trovare i soggetti, indicandoceli da foto segnaletiche". Sono stati documentati e ricostruiti 600 episodi di spaccio. Questi venti consumatori sono stati segnalati alla Prefettura.

Gesualdo, alla domanda su come questa operazione cambierà il mercato della droga a Pontedera ha invitato a stare in guardia: "Non abbiamo la presunzione di sostenere di aver debellato questo fenomeno, ma qualcuno che spacciava al dettaglio in parchi pubblici, locali e scuole adesso non lo farà più".

I pusher arrestati e quelli in fuga operavano un po' dappertutto, dal quartiere stazione ai locali notturni, alle scuole e anche lungo la ferrovia. I luoghi dello spaccio a Pontedera li avevamo indicati un anno e mezzo fa, in questa mappa.

Gesualdo ha tenuto a precisare che i pusher non sono accusati per associazione a delinquere e che operavano in concorso, senza rivalità tra loro. Per quanto riguarda le droghe la più spacciata è di gran lunga la cocaina, ha chiarito il Maggiore, seguita poi da hashish e, in minima parte, dall'eroina.