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​2018:purtroppo torna l'eroina. E muta la politica

La morte solitaria di un giovane ricorda le tante degli anni '70-80. La sinistra pontederese 'sotto' per per la prima volta.

Negli anni '70-'80 Pontedera diventò una capitale toscana dell'eroina. Arrivavano per acquistarla e venderla, tutte e due le cose riunite spesso nella stessa persona, giovani anche del fiorentino e da altre zone della regione, mentre i ragazzi pontederesi e della zona caduti in questo girone infernale cominciavano a morire. Ebbene, e purtroppo, l'eroina è tornata e ha ricominciato a far vittime più delle altre tante droghe disponibili. 

Di questo ritorno ci eravamo già accorti nelle passeggiate lungo gli argini - soprattutto quello, poco frequentato e anche per questo già riferimento degli eroinomani di fine secolo scorso - sulla riva est dell'Era fra il ponte della camionabile e quello napoleonico. Poi, a fine anno, è morto un nuovo eroinomane mentre un esperto di questo tragico settore ci ha spiegato che la moderna eroina costa pochissimo. "Fino a sole 5 euro a dose".

Per chi ha vissuto e seguito, per il suo lavoro, quella strage di poveri cristi, questo ritorno è la notizia peggiore di quest'anno che per sta per finire sotto le più belle luci natalizie dell'ultimo mezzo secolo. Luci che tuttavia rallegrano i cuori e animano la città e il suo commercio, indubbiamente il più attivo e migliore della Valdera geopolitica e sul quale vivono molti cittadini "vecchi" e nuovi, italiani e non, perché il mondo e Pontedera si sono globalizzati. 

Per fare il bilancio dell'anno che muore bisognerebbe tuttavia ripercorrere tante vicende in tutti i campi, da quello del lavoro allo sport e così via. A cominciare però dalla criminalità, sempre esistita e sempre sofferta e temuta dai cittadini perbene, ma che l'immigrazione abbinata alle scarcerazioni troppo rapide ha indubbiamente aiutato a crescere. 

Ci sono però stati anche eventi positivi, a cominciare dalla visita del Presidente Sergio Mattarella in omaggio al Presidente pontederese Giovanni Gronchi . Non potendo però occuparci di tutto, scegliamo di ricordare come il 2018 abbia provocato un caso, un evento, che partendo dalla politica arriva alla storia. Alle elezioni generali del 4 marzo scorso e per la prima volta dopo 70 anni la sinistra pontederese nel suo complesso non è infatti arrivata prima e sopra il 50% dei voti come invece era sempre accaduto pur con varie evoluzioni da quelle socialcomuniste a quelle Democratiche. 

E proprio da quel voto è cominciato un confronto-scontro molto molto accesso e aspro per il nuovo sindaco che sarà votato a maggio. Confronto-scontro che ha ancora 4 mesi per svolgersi.