"Ho fatto il lavoro più bello del mondo". Lo ripete più volte, ne è convinta e spera che qualche giovane tirocinante di quelli che ha accolto nel suo studio possa seguirne le orme. Perché per la dottoressa Cecilia Del Papa, pontederese doc, questo sarà l'ultimo mese da medico di famiglia, dopo 40 anni di servizio nella sua città.
Come comunicato dall'Ausl Toscana nord ovest, infatti, dal 1° Luglio concluderà il proprio incarico. "Saranno le ultime due settimane prima di chiudere quest'avventura - ha detto la dottoressa Del Papa - ne comincerò subito un'altra, non mi fermo qui. Certo, fa effetto ricordare che ho iniziato nel 1984, dopo la laurea in Medicina e Chirurgia a Pisa".
Tra l'altro, la strada della medicina generale non era quella che aveva inizialmente scelto. "Dopo la laurea ho svolto il tirocinio pratico per un anno al servizio di Radiologia dell'ospedale di Pontedera - ha ricordato - poi, purtroppo, venne a mancare il mio dottore di famiglia, il professor Massei. Ci fu così la possibilità di sostituirlo e conoscere questo mondo: non l'ho più lasciato".
"Sono stata la prima donna medico di famiglia a Pontedera - ha raccontato - spesso mi capitava, quando mi trovavo in studio, di sentirmi chiedere dove fosse il dottore, anche se ero io. Erano altri tempi, forse oggi ci sono più dottoresse che dottori in questo ambito. Alla fine, è un lavoro bellissimo, che ho cercato di trasmettere anche ai tirocinanti: ho fatto da tutor a molti di loro e spero che si accorgano di quanto sia un viaggio entusiasmante, in giro per il territorio e tra le persone".
"La medicina del territorio deve rimanere così, mantenendo un fondamentale rapporto di fiducia - ha proseguito - credo sia fondamentale avviare percorsi, come ho cercato di fare, in modo da coordinare medicina territoriale e ospedali: l'ho fatto, per esempio, con Senologia. L'obiettivo è quello di garantire sempre le migliori cure, anche grazie a strutture come la Casa della Salute, che ci aiutano a evitare accessi impropri in Pronto soccorso".
I progetti, insomma, ci sono. E anche se non sarà lei a portarli avanti, ci sarà qualcun altro: la convenzione per poterla sostituire con un nuovo dottore o una nuova dottoressa è stata attivata. "Io, intanto, non farò alcuna festa di pensionamento - ha concluso - ho tre nipoti e la voglia di non restare ferma. Cosa farò, lo vedremo".