Attualità

"A scuola un minuto di silenzio per le vittime delle guerre"

La proposta del collegio dei docenti dell'Itis Marconi: "La scuola presidio permanente di dialogo, democrazia e umanità"

Un minuto di silenzio, nei primi giorni di scuola, in memoria delle vittime palestinesi e di tutti i conflitti esistenti. La proposta arriva dal Collegio dei docenti dell’Istituto Itis Marconi di Pontedera.

"La scuola - si legge in un comunicato del collegio- è un presidio permanente di dialogo, legalità, democrazia, coscienza civile e umanità, e dunque non può essere un luogo neutrale di fronte al dolore e all’ingiustizia. Come docenti abbiamo una responsabilità che va oltre il mero insegnamento di contenuti disciplinari: educhiamo ogni giorno alla cittadinanza, ai valori costituzionali, alla giustizia, alla pace, alla solidarietà e al rispetto della dignità umana".

"Per queste ragioni - proseguono i docenti- nel delicato e complesso momento storico che stiamo attraversando, non possiamo rimanere indifferenti di fronte alle atrocità perpetrate contro la popolazione civile. Tra i tanti conflitti che affliggono il nostro pianeta, in questi ultimi mesi assistiamo alla catastrofe umanitaria attuata dal governo israeliano in Palestina, che non può lasciarci indifferenti e ci obbliga a non tacere, consci che il silenzio, in certi momenti della storia, rischia di diventare complicità. A tal riguardo, l’operazione terroristica realizzata da Hamas il 7 ottobre 2023, che condanniamo con forza per il carattere di violenza indiscriminata, non può giustificare la spropositata reazione che ne è seguita, caratterizzata da un tentativo di pulizia etnica basato su sistematiche e gravissime violazioni di tutti i diritti fondamentali, nei confronti di uomini, donne, bambini e bambine. Condanniamo dunque il massacro, lo sterminio, il genocidio in atto, qualsiasi sia la parola che si voglia scegliere. Esprimiamo, altresì, la nostra solidarietà nei confronti di coloro che, dal basso, come semplici cittadini e cittadine, riconoscendo la disumanità perpetrata nei confronti della popolazione civile, agiscono invece per ristabilire il giusto ordine delle cose".

La proposta non si ferma solo ad un minuto di silenzio nei primi giorni di scuola. "Ci impegniamo - spiegano- per intensificare le occasioni di confronto e dialogo educativo per approfondire la questione insieme agli studenti e alle studentesse".

Poi l'appello al Governo e alle istituzioni affinché "condannino con fermezza le azioni violente in corso e si adoperino, sul piano diplomatico, per il raggiungimento di un cessate il fuoco". 

"Allo stesso tempo - concludono dal collegio dei docenti- riteniamo imprescindibile garantire corridoi umanitari sicuri e il libero accesso degli aiuti alla popolazione civile, nel pieno rispetto dei principi costituzionali e dei trattati internazionali vigenti".