Attualità

Un incontro sull'aborto

Molti i presenti alle Mantellate per la giornata della vita, dove sono state presentati studi scientifici sulle conseguenze psicologiche dell'aborto

C'era molta gente, compreso tre ecclesiastici pontederesi, in occasione della giornata per la vita 2020, al Centro Pastorale delle Mantellate dove il Centro di Aiuto alla vita ha organizzato una conferenza per riflettere su alcuni aspetti dell’aborto con la dottoressa Maria Cristina Del Poggetto e con il dottor Renzo Puccetti. Il messaggio della CEI quest’anno era: “Aprite le porte alla vita”, messaggio esattamente opposto alla tendenza odierna che invece invita a chiudere la porte alla vita in caso di un concepimento, di malattia e di vecchiaia. 

Quando si parla di aborto, è stato detto dai conferenzieri, si fa spesso riferimento alla salute della donna che potrebbe essere seriamente minacciata da una gravidanza indesiderata. Niente di più errato per la dottoressa Maria Cristina del Poggetto, con dati alla mano ha infatti sostenuto che la veritá è esattamente al contrario e che nelle donne che ricorrono all’aborto volontario, spesso, dopo un periodo di tempo abbastanza lungo, insorgono problemi psichici.  E ancora: gli studi scientifici che depongono a favore della scelta dell’aborto quale scelta necessaria al benessere della donna in realtà fanno riferimento ad archi di tempo estremamente brevi dopo l’episodio abortivo e quindi inadatti a monitorare veramente lo stato di salute nel lungo periodo. 

Il dottor Renzo Puccetti che ha titolato il suo intervento: “Se tutto va bene siamo rovinati” ha invece parlato delle conseguenze che la legge 194 ha determinato in Italia e cioè 6 milioni di bambini non nati che equivalgono alla scomparsa della popolazione di 6 regioni italiane. "Sono dati che devono farci riflettere - ha detto Puccetti - specialmente quando si auspica l’arrivo di immigrati resi necessari per sostituire i figli che noi non abbiamo fatto nascere".
Alla conferenza hanno trovato spazio anche le testimonianze dell'imprenditore, Davide Zaccaria, che recentemente ha assunto a tempo indeterminato una dipendente in gravidanza comporta, decidono ugualmente di assumere e di una signora, accompagnata da Maria Assunta Ancora, presidente del Cav di Pisa, che ha raccontato di come nonostante una diagnosi infausta sulla salute del bambino ancora in grembo, abbia deciso di portare avanti la gravidanza con tutte le difficoltà del caso ma felice di aver fatto la scelta giusta. "Si perché dare la vita e non toglierla è nella vocazione dell’uomo".