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Addio all'osservatorio contro le mafie

Il presidio calabrese aveva svolto attività anche a Pontedera, coinvolgendo l'Itcg Enrico Fermi. L'amaro saluto del presidente Mellea

Carlo Mellea

"Quando chiude un presidio di legalità è soprattutto la società che viene a perderci. Se questo accade in un territorio delicato come la Calabria la sconfitta forse fa più rumore che altrove, o almeno dovrebbe essere così". E' quello che è successo all'Osservatorio Falcone-Borsellino-Scopelliti della Calabria che dopo 25 anni di attività chiude i battenti, come informa il presidente Carlo Mellea che in poche parole annuncia la chiusura del presidio.

La storia dell'Osservatorio nasce negli anni in cui a Palermo le stragi del '92 avevano mosso la coscienza di molti e iniziarono a nascere anche i primi movimenti anti-mafia. Le attività dell'Osservatorio erano arrivate anche a Pontedera, nell'istituto tecnico commerciale Enrico Fermi.

"Non può esistere uno Stato bonificato dalle malepiante delle mafie senza il coinvolgimento di chi è destinato ad impadronirsi del futuro" sono le parole con le quali Mellea introduce il libro 25 anni tra i ragazzi per la legalità pubblicato in occasione dei 25 anni di attività e in cui si ripercorre la storia del presidio attraverso le interviste e le testimonianze di chi, con l'aiuto dell'Osservatorio è riuscito a portare la propria testimonianza nel territorio di Soverato ma anche in molte scuole della Calabria. 

Nella foto, l'ultima iniziativa svoltasi all'Istituto Commerciale per Geometri Fermi di Pontedera.