Attualità

Aggressione al Pronto soccorso, si attiva l'Asl

I Carabinieri e la guardia giurata hanno evitato il peggio, ma l'azienda rinnova il suo impegno con pulsanti anti aggressione e videosorveglianza

L'ospedale "Felice Lotti" di Pontedera

Il recente episodio di violenza al Pronto soccorso di Pontedera, sedato dai Carabinieri e dalla guardia giurata presente sul posto, ha riportato alla ribalta il tema delle aggressioni nei confronti dei sanitari.

°Per questo - hanno spiegato dall'Ausl Toscana nord ovest - insieme al servizio di prevenzione e protezione dai rischi, diretto da Massimo Ughi, è stato da tempo potenziato il servizio di vigilanza nei punti più a rischio, tra i quali appunto anche il Pronto soccorso, rafforzato la formazione del personale incentrando la sulla gestione di potenziali situazioni di conflitto e messo in atto varie campagne di comunicazione dove è al centro il rispetto nei confronti dei sanitari".

Inoltre, anche all'ospedale "Lotti" sono stati aumentati i cosiddetti pulsanti antia aggressione, mentre per quanto riguarda la vide sorveglianza, le procedure autorizzative previste dal rispetto dello statuto dei lavoratori e dalla normativa sulla privacy sono più complesse e richiedono tempi più lunghi. "L'Azienda ha comunque approvato una specifica procedura - hanno specificato - e ha fatto il punto sull'ubicazione delle videocamere e sul loro stato di funzionamento".

"Come accade in questi casi i tecnici e gli addetti alla sicurezza stanno valutando se sono necessarie ulteriori misure restrittive - hanno concluso dall'Ausl - comunque, nei prossimi giorni, terranno un incontro con il personale per condividere quanto accaduto e raccogliere suggerimenti".