Sabato 9 aprile è la volta di Iris Giannetta i cui lavori saranno visibili dalle 18,30 e rimarranno in esposizione fino al 28 aprile. Laureata all’accademia di belle arti di Firenze in pittura Giannetta vive e lavora sulle colline pisane, esporrà all’Agorà cinque opere in grafite su carta da scenografia 100x70 cm. Partendo da fotografie di persone reali che le hanno stimolato nei tratti somatici sguardi e smorfie le ha reinterpretate trasformandole in personaggi del “reame boscoso”, fauni, sirene, elfi e troll.
Il disegno in grafite come esercizio di stile e virtuosismo da poter effettuare ovunque e che consente di mantenere un legame con la pittura. Giannetta ama citare una riflessione di Marlene Dumas, pittrice sudafricana maestra nel fondere e armonizzare disegno e colore: “Tutto ciò che si dice contro la pittura è vero - ha detto Giannetta - E’ un anacronismo. E’ fuori moda. E’ osceno il modo in cui rende bello ogni orrore. E’ decadente. E’ arrogante il modo in cui insiste nell’essere unica. E poi è stupida perché non risponde ad alcuna domanda. Che ci importa di guardare le immagini? Ecco perché continuo a farle”.