Attualità

Ah, quelle vecchie canzoni !

I ragazzi non le conoscono, ma anche gli adulti e magari quelli della terza età non le cantano. "Pontaderesi noi siamo...".

Claudio Villa

Così un tempo si cantava nella città dell'Arno e dell'Era: "Pontaderesi noi siamo/ pontaderesi noi siamo/, la nostra virtù/. Sotto er ponte, sotto er ponte a fa la legna/ dille che venga / dille che venga/ a fare l'amor." Il ponte, ovviamente, era quello napoleonico perché ancora ce n'era uno solo.

Lo cantavano i giovani e meno giovani quando andavano in gita, nelle festa del primo maggio e in altre occasioni. Da anni non si canta più qualcosa di simile. Le canzoni sono spesso in lingua straniera anche se il Festival di Sanremo è ancora attivo.
"Bimbe belle, fate largo che passano i giovani/ i seguaci di Bacco e di Venere/ coi berretti color d' ogni genere/ e la....Cosa importa se voi non volete? / Siete vecchi, barbosi e tiranni / ma i goliardi hanno sempre vent'anni / anche quando ne hanno di piú!Bimbe belle, facciamo l'amore / che è la cosa piú bella del mondo / chi non ama nel tempo giocondo / quand'è vecchio...".

Contrapposte a queste ci sono le canzoni strappalacrime degli emigranti di cui Claudio Villa era il portacolori: "Terra straniera quanta malinconia / quando ci salutammo non so perché / tu mi gettasti un bacio e fuggisti via... Non mi ricordo più gli occhi belli pieni di luce calda ed infinita/ mi son dimenticato i tuoi capelli/ e la boccuccia ch'era la mia vita/ ma io sogno notte e dì la mia casetta, la mia vecchietta / che sempre aspetta/ l'amore del paese e della mamma è una gran fiamma che brucia il cuor..." .

Mi piacerebbe che un giorno si tornasse a cantare "Pontaderesi", magari con la banda.