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Al "Lotti" liste d'attesa superveloci per i tumori

L'ospedale pontederese tra i migliori dell'Ausl Toscana nord ovest nel rispettare la scadenza dei 30 giorni per gli interventi chirurgici più urgenti

L'ingresso dell'ospedale "Felice Lotti" di Pontedera

L'ospedale "Lotti" è tra i più rapidi nell'Ausl Toscana nord ovest a garantire gli interventi oncologici più urgenti. Comparando i dati con le indicazioni date dalla Regione e dal Ministero della Salute, infatti, il "Lotti" rispetta pienamente gli indirizzi di livello regionale e nazionale.

La principale indicazione, infatti, è quella di svolgere le prestazioni oncologiche relative al tumore della mammella, della prostata, del colon, del retto, dell'utero, del polmone e della tiroide, oltreché il melanoma, tassativamente entro 30 giorni.

Nel territorio di Pontedera, infatti, gli interventi chirurgici per il tumore del colon e dell’utero raggiungono ampiamente la soglia regionale e ministeriale, rispettivamente con il risultato del 100% e 93,1%. Anche il dato relativo al tumore della mammella ha raggiunto un ottimo risultato: 89,81% dei casi entro i 30 giorni, al di sopra della soglia ministeriale e regionale dell'86,1%. Ciò significa, quindi, che a 9 donne su 10 viene garantito questo tipo di intervento nell’arco di un mese.

"Tenuto conto che anche i primi mesi del 2022 risentivano ancora della pandemia, con una riduzione dell’attività chirurgica, sono davvero soddisfatta dei risultati - ha commentato la direttrice generale Maria Letizia Casani - confermano come i cittadini dei nostri territori possano usufruire di servizi di eccellenza in un ambito rilevante e delicato come quello oncologico. In particolare, da Settembre 2022, la produzione chirurgica ha segnato un aumento dell'8,4% rispetto al 2019 e il merito è di tutti coloro che, a vario titolo, sono coinvolti nel percorso chirurgico".

Anche nel resto dell'Ausl Toscana nord ovest, infatti, le liste di attesa per gli interventi chirurgici oncologici, nell'ultimo anno, sono risultate in miglioramento rispetto al 2019. Tenendo conto di tutte e 17 le patologie oggetto di monitoraggio, includendo anche la patologia non oncologica, complessivamente l’89,2% delle prestazioni è stato effettuato in 30 giorni. Nel 2019, al contrario, solo il 55% di esse veniva effettuato entro tale scadenza.

"Ricordo che per rientrare nei parametri abbiamo dovuto agire su diversi fronti, partendo da una diversa distribuzione delle ore di sala operatoria, privilegiando la patologia oncologica - ha concluso Casani - inoltre, per le patologie a maggiore incidenza si è registrato un significativo aumento delle ore di sala operatoria e anche il percorso di presa in carico del paziente è stato rivisto e reso più tempestivo e completo".