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​L'almanacco pontederese batte il virus

Dopo i mesi del silenzio la Bandecchi e Vivaldi ha deciso di riaprire presentando la pubblicazione, ancora più interessante, cara ai pontederesi

Particolare della copertina

Dopo circa 7 secoli, Il 2 gennaio del 1975 chiuse definitivamente lo storico carcere di Palazzo Pretorio _ all'inizio a piano terra con finestrine ancora visibili, le cui celle sono ancora visibili all'ultimo piano e che potrebbero diventare un'attrazione turistica. 

E' il nuovo "Almanacco pontederese', giunto alla 37a edizione, che ci racconta anche la fine delle carceri così come ci racconta che fu sfiorato il pignoramento di tutti gli arredi degli uffici del nostro ospedale Lotti carico di debiti. 

Altra notizia di 45 anni fa: la Dc propone la realizzazione di una casa di riposo - ora sono 4 - il comune annuncia la costruzione del palazzetto dello sport e della piscina, nelle scuole si vota per la prima volta per eleggere i genitori... E così via. Il sindaco di quel 1975 è Carletto Monni mentre sono poco più di 150 gli anziani bisognosi di assistenza...

Tutto questo, e molto altro, riporta il 37° Almanacco di Pontedera che con coraggio e dopo il lungo fermo per la pandemia la Bandecchi & Vivaldi ha di nuovo presentato, anche se ovviamente in ritardo sui tempi.

Un almanacco più ricco e più vivace dei tutti quelli usciti in precedenza e che consigliamo ai cittadini di acquistare perché è davvero una 'chicca'.

"Ripartiamo dall'Almanacco - ha detto il sindaco Matteo Franconi davanti ai convenuti nella sala consiliare - e consideriamo questa presentazione proprio una ripartenza. Siamo sicuri che ce la possiamo fare a superare tutte le difficoltà attraversate e non certo ancora superate del tutto". 

E stato Marco Macelloni a spiegare tutte le difficoltà incontrate nei tre mesi 'tremendi' e a sottolineare che la spinta a ripartire sia venuta dalla moglie Romina. Anche e ancor più stavolta l'Almanacco ha avuto molti collaboratori, a partire da Benozzo Gianetti, punto di partenza da tanti anni, Michele Quirici, Daniele Pieraccioni, Marco Bracaloni, Alex Paladini, Fabio Leonardi, Franco Ferrini, con le foto di Marco Bruni, a cominciare dalla sua mascherina messa alla statura della ragazza in piazza Cavour, ognuno portatore di novità sia scritte che raffigurate, che dal presente affondano nella storia cittadina fino ad arrivare ai tempi nostri con i riferimenti sia storici che attuali.