Lavoro

Trump raddoppia i dazi, Piaggio meno 3 per cento

Titolo a picco in Piazza Affari. La multinazionale delle due ruote non è preoccupata perché l'export in Usa sarebbe solo del 5 per cento

Alcune Vespa Armani negli Usa

I possibili dazi che il governo Trump potrebbe istituire anche sui mezzi a due ruote hanno fatto scendere il titolo Piaggio a Piazza Affari. Durante la mattinata si è registrata una discesa fino al 4 per cento, adesso la flessione sembra esserzi stabilizzata intorno al 3 per cento a 1,81 euro.

Come avevamo scritto lo scorso 18 febbraio (l'articolo è fra i correlati in fondo alla pagina) il governo di Donald Trump avrebbe preso seriamente in ipotesi la possibilità di istituire dei dazi doganali su prodotti in arrivo dall'Europa. Tra questi anche i mezzi a due ruote. L'aumento previsto sarebbe del 100 per cento.

Il provvedimento del governo Usa sarebbe di tipo punitivo verso l'Ue. Alla base della decisione americana ci sarebbero le proteste dei produttori di carne di manzo statunitensi. Per i produttori l'Unione Europa non ha aperto i mercati all'importazione di carne di manzo come previsto da un accordo stipulato nel 2009.

In sostanza esportare scooter in America sarebbe molto più costoso di adesso. Ci sarebbe meno export. Fonti vicine al Gruppo Piaggio hanno fatto sapere che la multinazionale è molto tranquilla sugli eventuali dazi perché l'export verso gli Stati Uniti è solo il 5 per cento di quello totale.

Marco Comparini, segretario Fiom: "E' l'ennesimo inganno di queste politiche internazionali, prima sembrava che la globalizzazione fosse la panacea di tutti i mali mentre invece ha portato solo delocalizzazione. Ora gli stessi che hanno causato questa crisi parlano di frontiere e dazi. Sono sbagliate entrambe le strade". Domani mattina è previsto l'incontro mensile delle rsu con l'azienda. In quella sede i rappresentanti dei lavoratori chiederanno spiegazioni anche su questa situazione derivata dalla politica americana.