Il tempo, la musica, l'amore e la speranza. Tre mesi che scorrono, tre storie che raccontano la vita. Quella vera che fa i conti per vivere con serenità, quella virtuale che ha senso se diventa reale, quella che crea legami irrinunciabili tra le persone che si amano.
Tutto questo Silvia Nanni lo ha scritto in un testo, Claudio Benvenuti lo ha portato in palcoscenico e sedici persone diversamente giovani lo hanno interpretato. Molte di loro non avevano mai recitato ma sul parquet del ridotto del Teatro Era hanno scaricato una energia vitale che ha avvolto la platea in una emozione ancestrale.
"Ho recuperato una vecchia idea che aveva creato a Pontedera una compagnia di ultra sessantenni" ha detto Roberto Cerri, presidente della Utel, "ed oggi, dopo otto mesi, grazie al sostegno dell'Amministrazione comunale ed alla collaborazione con l'Associazione Crescere Insieme ma soprattutto al lavoro del regista Claudio Benvenuti, quella vecchia idea è di nuovo realtà"
Una realtà che si chiama "Amore a tempo di musica" una commedia leggera in tre atti ma che poi in effetti leggera non è. La scena è essenziale: una panchina in un parco ed un orologio. Un luogo nel quale si alternano tre storie in tre mesi che scorrono con il commento di quattro personaggi eterei che sono al di sopra dell'essere umano: l' amore vestito di rosso, il tempo vestito di nero, la speranza vestita di verde e la musica vestita di bianco, la quale, nell'abile costruzione del testo di Silvia Nanni parla quasi esclusivamente attraverso citazioni di canzoni famose. Uno scorrere del tempo nel quale lo spettatore viene coinvolto grazie al ritmo della regia, alla scelta delle musiche ed all'impiego delle luci.
Alberto Albero, Katia Arrighi, Patrizia Biasci, Anna Maria Braccini, Anna Caturegli, Elena Cerri, Elena Degl'Innocenti, Laura dal Poggetto, Fabio Fisoni, Simonetta Gemignani, Tiziana Lazzereschi, Bruno Luschi, Gianna Moggia, Rosalba Nola, Carla Piampiani e Patrizia Ricci ogni mercoledi dal mese di Settembre scorso si sono ritrovati per stare insieme ed imparare a recitare.
E adesso Pontedera ha una nuova Compagnia teatrale amatoriale.
Chapeau e ... buon natavale !