Politica

Andreoli, "Il Comune riconosca le petizioni"

L'ex consigliere comunale chiede all'amministrazione di dare maggior valore alle raccolte firme: "Sul Parco Bellaria ignorati 839 cittadini"

Alberto Andreoli

L'interrogazione presentata da Denise Ciampi di Pontedera A Sinistra sul progetto del Parco Bellaria richiama l'attenzione anche di Alberto Andreoli. Ex consigliere comunale e candidato sindaco, Andreoli durante la propria attività nell'assemblea cittadina ha a lungo perorato la causa della petizione firmata da oltre 800 cittadini e cittadine.

Contestualmente, però, Andreoli ha sempre criticato il sondaggio che venne organizzato dal Comune per decidere sulle sorti dell'area. "Tra gli svariati regolamenti che disciplinano il funzionamento della macchina amministrativa sembra che manchi un regolamento sulla partecipazione popolare - ha fatto notare - sul tema esiste il regolamento sulle consulte di quartiere e di frazione, il cui termine, per l’adozione è l’avvio in questo mandato consiliare è scaduto da mesi".

"Nessuna norma regolamentare disciplina invece la partecipazione popolare e gli istituti di democrazia diretta - ha aggiunto - visto il vuoto normativo, le petizioni vengono gestite dall’amministrazione in piena discrezionalità, relegando il ruolo della partecipazione dei cittadini al solo momento del voto".

Ed è in questo vuoto, secondo Andreoli, che si colloca il sondaggio dell'amministrazione. "Peccato che, per Statuto, il Consiglio comunale ha competenza esclusiva in materia di piano regolatore e urbanistica e, per questo, la consultazione dovesse essere autorizzata proprio dall'assemblea - ha specificato - il Consiglio avrebbe garantito il rispetto del contraddittorio con il comitato promotore della petizione di 839 firme, che aveva proposto un progetto immotivatamente escluso dalla consultazione".

"Una petizione di 839 cittadini regolarmente protocollata non avrebbe avuto alcun valore per l’amministrazione, mentre 300 clic su una piattaforma non disciplinata da alcun regolamento sono stati considerati decisivi - ha concluso Andreoli - dopo quella petizione ne sono state presentate altre, per installare una centralina per il controllo della qualità dell’aria a Pardossi, un'altra dai commercianti per chiedere più sicurezza e un altro gruppo di cittadini sta raccogliendo firme contro il progetto del nuovo centro commerciale in zona cimiteri. Petizioni che resteranno nel cassetto di una scrivania, se questo istituto non sarà finalmente normato".