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Si avvicina il IV novembre dell'alluvione

Nonostante il maltempo per ora nessun problema: l'Era è bassissima e l'Arno si è alzato poco. Ma la cassa d'esondazione ancora non c'è

Il fiume Era oggi

Quando a Pontedera si avvicina il IV novembre e per di più piove, come è successo negli ultimi due giorni, torna nella mente dei non più giovani l'alluvione del '66. E se è possibile si va a dare un'occhiata all'Arno e sopratutto all'Era dal ponte Napoleonico o dagli argini a ridosso della città. 

Ma i temporali di questi giorni hanno soltanto smosso l'Arno alzandolo di mezzo metro mentre l'Era è rimasta bassa e costeggiata (vedi la foto scattata dalla passerella scolastica) da argini ancora verdissimi e belli, come erano in ottobre, settembre e nell'estate.

Visto che sono passati 52 anni, ricordiamo ai più giovani che Pontedera fu alluvionata dall'Era e non dall'Arno, che forse ci avrebbe pensato... lui a inondare la città se non ci avesse pensato prima il suo ultimo affluente. Nel '66 non era ancora pronto lo Scolmatore a proposito del quale c'è una buona notizia: dopo il secondo taglio della vegetazione effettuato una ventina di giorni fa perché il caldo fine estate l'aveva fatta ricrescere, è stata attuata anche una manutenzione straordinaria alle 4 cateratte che si aprono da sé quando l'Arno, mediamente con fondale di 2 metri nel tratto pontederese, arriva a 16 metri. Quasi in cima alle spallette che proteggono la circonvallazione e la città. 

Perché l'Era cresca e diventi pericolosa o quantomeno paurosa bisogna che piova parecchio e soprattutto nell'alta Valdera e nel volterrano, cosa che finora non è successa. Inoltre sono state realizzate alcune casse di esondazione meno quella, da tempo annunciata e finanziata, con espropri dei terreni effettuati, in Valdicava, fra Ponsacco e il Romito, che più di ogni altro intervento dovrebbe difendere Pontedera. 

Per quest'anno, insomma, niente cassa di esondazione alle spalle della città. Con la speranza che non piova troppo nel volterrano.