Politica

Due delibere per un Comune corretto e trasparente

La giunta Millozzi ha approvato i documenti per la prevenzione della corruzione nella pubblica amministrazione

L'assessore Marco Cecchi

Legalità e trasparenza. Questi i due concetti che dovrebbero essere parte integrante della pubblica amministrazione e che le due delibere approvate oggi dalla giunta Millozzi dovrebbero garantire all’interno del municipio. Si tratta in particolare del piano di prevenzione della corruzione e dell'illegalità e del programma per la trasparenza. Due documenti che, assieme al codice di comportamento dei dipendenti, costituiscono i riferimenti fondamentali per garantire una “cosa pubblica” corretta, integra e accessibile.

La prima delibera passata dalla giunta pontederese individua tutte quelle attività che sono a elevato rischio corruzione, ma anche le misure di prevenzione e le verifiche da effettuare su di esse. Il piano per la trasparenza invece, sancisce le modalità di pubblicazione sul sito internet del Comune di tutti gli atti che hanno a che fare con la vita pubblica dell’Ente. “Un indirizzo – ha detto l’assessore Marco Cecchi – sul quale la giunta Millozzi, dal giorno successivo al suo insediamento, ha lavorato con impegno per aggiornare con strumenti nuovi la partecipazione e la conoscenza del cittadino sui lavori della macchina comunale e dei suoi organismi istituzionali”.

Dal 2009 infatti su questo versante sono stati attivati anche l’anagrafe degli eletti, la pubblicazione dell’albo pretorio digitale, la trasmissione e l’archiviazione audiovideo delle sedute del consiglio comunale, ma anche nuovi strumenti di avvicinamento come la pagina facebook del sindaco, le caselle di posta elettronica degli assessori, dei consiglieri comunali e delle consulte di quartiere.

“Con i piani approvati dal Comune – ha continuato Cecchi – quelle che erano indicazioni e raccomandazioni lasciate alla buona volontà dei dipendenti diventano obblighi stringenti e strumenti di valutazione. Nel breve periodo magari questi obblighi rappresentano un aggravio burocratico per i dipendenti, nel medio periodo diventano però una buona pratica amministrativa e un elemento che rafforza il rapporto di fiducia e collaborazione tra cittadini ed Ente”.