Attualità

Arcenni solidale con i lavoratori di Avr

L'esponente di centrodestra: "Mentre tutti attaccano Casapound noi pensiamo a quei cinque lavoratori che non avranno più uno stipendio"

Matteo Arcenni è intervenuto per dire la sua sui cinque lavoratori licenziati in Avr e l'apertura della sede di Casapound, prevista per sabato pomeriggio in via Manzoni.

"Cinque lavoratori resteranno a casa. Così ha deciso Avr, l’azienda che ha vinto il bando dell’Unione Valdera per il verde pubblico. Ma per la nostra classe politica, e tutti i soggetti a lei collegata, il problema sta nell’apertura della sede di CasaPound. Tutti in piazza a manifestare contro un partito riconosciuto dalla legge e quindi dallo Stato". 

Arcenni ha proseguito con una serie di domande: "E per i cinque lavoratori che non avranno più uno stipendio da portare a casa non manifesta nessuno? Le forze della sinistra, che si professano vicine agli operai e alle fasce sociali più deboli, non trovano fiato per difendere cinque nuovi disoccupati? Forse è troppo scomodo andare contro l’Unione Valdera? Allora si difendono i diritti o le persone? È una lotta morale o un compromesso per esaltare sempre le solite figure espressione di una politica vecchia e polverosa? Tutti in piazza contro CasaPound, mentre in cinque famiglie si prospettano tempi bui e sacrifici. E questo grazie ai nostri amministratori. Ma loro non li contesta nessuno. La sinistra non ha voce per difenderli. Ha altro a cui pensare".