Politica

Aule nei locali Asl, segnalazione al Ministro

Dopo la messa in onda del servizio di "Striscia la notizia", la consigliera regionale Meini annuncia un'interrogazione sulle classi a Palazzo blu

Palazzo blu a Pontedera

La dislocazione delle aule scolastiche all'interno di Palazzo blu finisce su "Striscia la notizia" e il caso diventa politico. 

Un servizio messo in onda nella serata di ieri, venerdì 25 Novembre, ha portato un'inviata del tg satirico di Canale 5 proprio nell'edificio di viale Africa, dove sono ospitate alcune classi delle scuole superiori di Pontedera. 

La commistione tra studenti e personale scolastico, senza mascherine, e le strutture sanitarie, dove ancora vige l'obbligo, ha fatto discutere. "I telespettatori hanno visto un servizio in cui l'inviata mostra come in una sede Asl a Pontedera ci siano delle classi - ha commentato Elena Meini, capogruppo in Consiglio regionale della Lega - in tal senso, avevo avuto già una segnalazione dai nostri consiglieri comunali Domenico Pandolfi e Michela Crespina".

"Ho immediatamente segnalato la vicenda al ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Valditara, e redigeremo anche un'interrogazione in merito - ha spiegato - è innegabile che ci sia qualcosa di strano in questa forzata convivenza, fra chi va a farsi esami o visite mediche e la presenza, nello stesso stabile, di studenti e professori".

"Come evidenziato nel filmato si nota una palese promiscuità e, trattandosi di una struttura dell'Asl, ciò è, almeno potenzialmente, preoccupante - ha concluso Meini - ci auguriamo che tale situazione abbia una spiegazione logica, anche se, obiettivamente, ci pare difficile comprendere come un istituto scolastico debba trovare ospitalità in un luogo dedicato all'assistenza sanitaria".

A Meini fanno seguito anche Matteo Arcenni e Matteo Becherini di Fratelli d'Italia. "Fin dall’inizio abbiamo sostenuto che la decisione di mettere a Palazzo blu le scuole non sarebbe stata corretta - hanno detto - temevamo i pericoli e i disagi che, purtroppo, si sono registrati".

"Il risalto nazionale della notizia dimostra che avevamo ragione. Ora speriamo che ci sia un mea culpa da parte di Franconi e Angori e si possa risolvere il problema in maniera definitiva togliendo gli studenti da una struttura che non è idonea e presenta notevoli problemi - hanno concluso - oltre a trovarsi in mezzo a una zona industriale che non è certamente un luogo ideale per una scuola".