Elezioni

Bagnoli punta su famiglia e bonus bebè

Il candidato del centrodestra: "Non un libro dei sogni ma provvedimenti concreti che i sindaci dove amministra il centrodestra hanno già realizzato"

In vista del ballottaggio di domenica 9 giugno il candidato sindaco del centrodestra, Matteo Bagnoli, rilancia la sua campagna elettorale puntando sulle politiche sociali.

"Dobbiamo riportare al centro dell’azione amministrativa la famiglia con i nostri figli - dichiara -. Un territorio che non si prende cura della nascita dei propri figli, non ha futuro. Per questo attiveremo da subito misure per incentivare le nascita come i bonus bebè, dei bonus per il supporto alle famiglie e misure per l’accesso agli asili nido e scuole. Non un libro dei sogni ma provvedimenti concreti che i sindaci dove amministra il centrodestra hanno già realizzato". 

Nello specifico, Bagnoli propone l'istituzione di 100 “bonus famiglia” di mille euro ciascuno una tantum "da destinare a 100 famiglie residenti in Italia da almeno 15 anni e oggi residenti nel Comune di Pontedera, non assegnatarie di altri sussidi comunali ed individuate con lo strumento dell’Isee, da poter “scontare” in servizi e “bollette” comunali anche di aziende partecipate dal Comune come bolletta gas-metano, bolletta acqua, bolletta rifiuti, abbonamenti per il trasporto pubblico locale; o spendibile nei negozi alimentari presenti nel Comune. Il tutto per un importo complessivo di 100mila euro".

Formula simile per il "Bonus bebè". Bagnoli ne ipotizza 100 "di 500 euro ciascuno da destinare alle famiglie residenti nel Comune di Pontedera con bambini di età da 0 a 3 anni - individuate con lo strumento dell’Isee e che non siano assegnatarie del bonus famiglia - costituiti da 10 voucher da 50 euro da poter spendere nelle farmacie comunali in prodotti per l’infanzia (pannolini, latte in polvere, omogeneizzati, medicinali, etc.) – per un importo complessivo di 50mila euro".

Infine, riguardo ad asili e scuole, Bagnoli propone una "stesura di graduatorie per l’accesso agli asili nidi, alle scuole materne e alle scuole primarie che non si basino solo sul censo, garantendo così a ogni figlio di cittadino italiano-pontederese un posto negli asili e nelle scuole comunali".