Attualità

Bello il sogno anche frutto di un lapsus

Un cittadino interviene con sincerità nel dibattito aperto sulle qualità e difetti culturali di Pontedera

Caro Mario,

ho letto il tuo articolo su Qui News Valdera e mi ha fatto estremo piacere apprendere che Pontedera è stata citata, anche se per colpa di un lapsus, in una trasmissione nazionale e farci, dico a noi pontaderesi, accarezzare per un momento l'idea di un riconoscimento di prestigio.

Si, è vero, città come Pisa forse sono un passo più avanti. Però i pisani, i pisani di oggi ma anche di ieri non hanno fatto praticamente niente per ritrovarsi una città ricca di cultura ma che è stata realizzata da geni di secoli fa e che oggi, da essa, traggono vantaggi economici come il turismo che funziona da solo. Pontedera tutto quello, tanto o poco, che ha se l'è conquistato soprattutto dal dopo guerra in poi con sudore e fatica. Per la verità ti dirò che a me pare che la cultura in città da sempre sia stata pensata per essere apprezzata non da tutti. Penso alle statue o alle composizioni installate in piazze e rotatorie che da una buona parte dei cittadini non vengono sempre apprezzate perchè non capite.

A proposito del Teatro Era se è vero che è diventato teatro nazionale perchè gemellato con La Pergola di Firenze è anche vero che per apportare prestigio e cultura alla nostra città non può, a mio modo di vedere, presentare sempre e comunque opere d'avanguardia o lavori magari anche importanti ma che non possono coinvolgere il grande pubblico.

Tutto il resto, dal S.Anna alle varie manifestazioni che richiamano decine di migliaia di persone, ai musei alle biblioteche, sono come detto traguardi raggiunti e non trovati per cui, se mai ci fosse bisogno di stimolarlo, appuntiamoci sulla giacca lo stemma dell'orgoglio di essere pontaderesi.

Ezzelino Gabbani