Politica

"Bene i murales, ma reprimiamo azioni scorrette"

Il segretario della Lista Civica Indipendente Orsini plaude all'attenzione per le zone degradate ma chiede tolleranza zero per comportamenti illegali

Federico Orsini

Ok i murales e l'abbellimento delle aree degradate, ma mantenere tolleranza zero per i comportamenti scorretti e illegali come l'abbandono dei rifiuti. E' questo, in estrema sintesi, il concetto espresso in una nota stampa dal segretario della Lista Civica Indipendente Federico Orsini che fa una riflessione sui quartieri a rischio.

"Tolleranza zero è un'espressione controversa, connotata di sfumature negative e spesso correlata all'intolleranza. Al contrario, si rifà al più noto esempio della teoria delle finestre rotte. In soldoni, se in un quartiere ci sono finestre rotte che non vengono riparate, si diffonde un'idea di degrado e dilagano inciviltà e criminalità - ha commentato Orsini -. Questo tipo di politica, introdotta da Rudolph Giuliani quando era sindaco di New York, si tradusse in una applicazione intransigente della Legge che liberò quartieri famigerati come il Bronx e ne permise riqualificazione e recupero. Una parte significativa fu proprio l'enorme sforzo di recuperare le periferie, abbellendole e migliorando i servizi pubblici".

"Recentemente - ha aggiunto Orsini - l'amministrazione pontederese ha preso spunto dalla teoria delle broken windows proponendo e realizzando murales in zone della città degradate e a rischio criminalità. Ben venga, è assolutamente corretto e apprezzabile. Però non può bastare decorare muri e piazze per ottenere l'effetto voluto. È inutile abbellire se contemporaneamente non si reprimono i comportamenti scorretti, illegali o criminali. Pensiamo ad esempio al cronico fenomeno dell'abbandono di rifiuti per le strade e i giardini dei Villaggi. Che persiste impunito nonostante i mille sforzi di rendere più agevole il conferimento dell'immondizia, come il recente prolungamento domenicale dell'orario di Igenio. Come se l'abbandono selvaggio fosse dovuto alla difficoltà di trovare i cassonetti e non a incultura e inciviltà che purtroppo albergano in una porzione minoritaria dei residenti del quartiere".

"Non è tollerabile - ha concluso Orsini - , in primis dai cittadini rispettosi, che tali comportamenti restino impuniti. Si devono con ogni mezzo individuare i responsabili e sanzionarli adeguatamente. La convivenza civile e l'integrazione tra comunità diverse non possono prescindere da una politica di tolleranza zero. Altrimenti, paradossalmente, si alimentano divisioni e razzismo, oltre che il degrado".