Cultura

Bluebell illumina Villa Crastan

Seconda tappa dell'evento negli ambienti dello storico edificio. L'installazione di Marco Lodola si trova nel cortile dell'ex biblioteca

L'installazione davanti a Villa Crastan

Seconda tappa dell'evento Arte per non dormire. Pontedera ed oltre. XXI secolo, che si sta svolgendo negli ambienti suggestivi della storica Villa Crastan: dall’installazione dell'Elefante, emblema degli interventi di arredo urbano che in questo primo scorcio del secolo XXI hanno determinato la fisionomia in senso contemporaneo della città, alla scultura luminosa Bluebell eseguita da Marco Lodola.

Una nuova opera per celebrare, per un anno intero, un anniversario importante volto a ricordare le opere più significative realizzate per la città da artisti di fama internazionale. Prosegue dunque, il percorso iniziato il 15 dicembre scorso, nel labirinto dei locali di Villa Crastan fino al 13 maggio 2017: quinte scenografiche allestite da Alberto Bartalini regista dell'evento, incorniciano dipinti, sculture, bozzetti in un sapiente gioco di luci lunari che annulla la dimensione spazio/tempo conducendo il visitatore in un teatro di meraviglie: Baj, Cascella, Kan, Dolfo, Carmassi, Chromy, Ozmo, Benetton, Metzler, Talani, Spender, Vangi, Canuti, Trafeli, Nespolo, Babb, Cascella, Fo, Hassoun, Tonelli.

Un mix di stili, sequenze filmiche, sculture da toccare, sperimentazioni laboratoriali come la ricreazione del tavolo ligneo su cui si stagliano i bozzetti delle sedute di Piazza Garibaldi. Il visitatore viene poi catturato dall’ingente mole di immagini che ritraggono, luoghi, artisti al lavoro, studenti, laboratori d'arte, esposizioni, installazioni. Una sorta di deposito archeologico frutto della sovrapposizione di veri e propri reperti visuali in grado di restituirci la stratigrafia della memoria e della rappresentazione delle situazioni d'arte più belle che la città possiede.

Arte per non dormire. Pontedera ed oltre XXI secolo, promossa dal Comune di Pontedera con il contributo della Fondazione Pisa, rappresentata dunque la sintesi di una lunga partitura urbana che si snoda lungo le piazze, i luoghi storici, le vie, le rotonde della città per continuare prossimamente con nuovi momenti d'arte come la prossima mostra “luminosa” su Marco Lodola sempre a Villa Crastan.