Cronaca

Buoni pasto, tensione fuori dalla cooperativa

Tra pochi giorni cambia il metodo per la consegna del cibo. Una trentina di migranti ha protestato di fronte ad Arnera. Mediazione della polizia

L'edificio dove ha sede la cooperativa Arnera

Questa mattina circa trenta migranti richiedenti asilo si sono radunati di fronte alla cooperativa Arnera in via Brigate Partigiane chiedendo spiegazioni sulle modifiche relative ad alcuni servizi che ricevono giornalmente.

Nello specifico i richiedenti asilo protestavano per la modifica relativa ai buoni pasto. Fino a oggi ricevevano giornalmente il buono pasto da cinque euro che potevano spendere dove volevano. Da Arnera hanno chiarito la situazione: "Stamattina è stato comunicato agli ospiti dei nostri centri che sarà cambiata la modalità di erogazione di alcuni servizi relativi al progetto: in particolare, la spesa per il cibo non sarà più fatta attraverso la concessione di buoni pasto distribuiti a ciascun ospite, ma sarà organizzata insieme agli operatori che accompagneranno direttamente gli utenti ad acquistare ciò che occorre loro".

"Per questo motivo - hanno spiegato da Arnera - gli ospiti hanno chiesto spiegazioni, talvolta in maniera animata, perché pensavano che fosse una decisione della Cooperativa anziché un cambiamento collegato alla nuova gara. In ogni caso non si è mai (e sottolineiamo mai) trasceso". 

Sul posto sono intervenute anche le forze dell'ordine, polizia, carabinieri e municipale. In particolare il vicequestore Luigi Fezza ha fatto da mediatore aiutando gli operatori a spiegare che il cambiamento nelle regole è dovuto al cambio della legge e non è responsabilità di Arnera. La mediazione è durata circa due ore.