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Si riparte con la capolista

Domani ( alle 14,30) l'attesa partita Pontedera-Piacenza. Mentre regna il caos delle tre squadre che non hanno più soldi

Mentre appare sempre più probabile l'uscita dal campionato di Lucchese, Cuneo e Pro Piacenza, tutte e tre in gravi crisi economiche, o comunque di altre pesanti penalizzazioni nei loro confronti per cui il loro destino sarebbe la retrocessione, il Pontedera gioca con la capolista Piacenza (alla pari con la Pro Vercelli) la prima partita dell'anno nuovo. 

Francamente è venuto a noia lo stillicidio delle partite rinviate e da recuperare o di società che non ce la fanno a proseguire. Così il calcio non può e non deve andare avanti anche se il Pontedera - stimata ormai in tutta Italia come società sempre in regola e con buoni risultati pur senza importanti finanziatori - in queste disgrazie altrui non ha altro che da guadagnarci.

Il Piacenza è uno squadrone ma ha perso col Siena e la Pro Vercelli tutte e due le ultime partite del 2018 mentre il Pontedera - ottava in classifica a 8 punti dalla vetta - ne ha persa una col Novara che poteva anche pareggiare o vincere, e ne ha pareggiata un'altra, con la Lucchese, dopo un recupero coriaceo e carambolesco. 

Nella prima partita dell'andata - in effetti la seconda perché era saltata quella col Novara - il Piacenza batté i granata con un secco e meritato 2 a 0, una delle sue sole partite, l'altra è stata con l'Arezzo, con sconfitta giusta. Mentre nel resto delle gare, vinte, perse o pareggiate, la squadra di Maraia è stata sempre alla pari, come mercoledì scorso in amichevole a Livorno, o superiore all'avversario.

Per questa gara, domani alle 14,30 al Mannucci, dovrebbero esser stati recuperati quasi tutti - salvo Bruzzo - gli infortunati o acciaccati di fine dicembre, pur se qualcuno, vedi Calcagni e Magrini, si sono allenati soprattutto in maniera differenziata.  Dunque la formazione iniziale dovrebbe essere più o meno quella inizialmente messa in campo per tutto il girone d'andata: Biggeri, Ropolo, Borri, Vettori (Giuliani); Mannini, Magrini; Caponi, La Vigna, Serena (Calcagni), Pinzauti, Tommasini.