Politica

Caso Agape, il Psi sollecita coop e istituzioni

Chiara Menichetti (Psi) esprime sostegno ai lavoratori e si dice stupita dal comportamento di "una presidenza giovane e professionale"

"In merito alla questione dei diritti negati ai lavoratori, inquadrati come assistenti sociali, appartenenti alla Cooperativa Agape - scrive Chiara Menichetti (Psi) -, mi preme come esponente del partito socialista , offrire il mio massimo sostegno a tale categoria. 

Per molti anni ho avuto a che fare con il mondo dei servizi sociali e constatare personalmente la gravosità di una simile professione che sempre più si è complicata con l'andare dei tempi. Troppo spesso gli assistenti sociali vengono lasciati soli, sia sotto un punto di vista organizzativo, che formativo, che relazionale. Nessuno dei soggetti coinvolti nel loro operare quotidiano ha mai messo nero su bianco tutti i compiti e le mansioni loro affidati, e pertanto spesso l'ultimo messaggio che arriva è che tutti gli assistenti sociali siano o poco formati o poco sensibili.

Nessuno ha mai messo in discussione come la loro posizione, al di là nel probabile appalto di manodopera o no, sia limitata e non garantita dal ccnl delle cooperative sociali, a partire dal livello territoriale.

Lascia pertanto stupiti, mi vien da dire, che una presidenza giovane e professionale, come quella di Agape rimanga ferma sulla posizione del non confronto e su come gli enti pubblici non abbiamo ancora provveduto ad aprire dei tavoli di lavoro in cui trovare la quadra fra diritti dei lavoratori, budget e diritti degli utenti.

Perché ovviamente uno dei pensieri da non abbandonare è che nessuna delle forze in campo può pensare o dichiarare di offrire dei buoni servizi, se i lavoratori che dovrebbero garantirli non sono tutelati, aggiornati e sostenuti".