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Caso Crastan, quattromila euro al Comune

La sentenza del Tar dà ragione all'azienda pontederese e all'Amministrazione. Un'altra azienda dovrà ripagare le spese processuali

All'origine del contenzioso, durato dieci anni, c'è una deroga concessa dal Comune all'azienda Crastan, storica produttrice di caffé con sede a Gello. Nel 2005, dopo essersi spostata nella zona del piano per gli insiedamenti produttivi (Pip) l'azienda chiese le autorizzazioni per ampliare lo stabilimento.

Autorizzazione poi concessa dal Comune, che acconsentì all'ampliamento in altezza del fabbricato. Una decisione che non piacque alla vicina Az, azienda specializzata in imballaggi e materie plastiche. Con la scelta di impugnare la delibera comunale in cui era inserita la deroga, Az diede avvio a una lunga trafila burocratica.

Ma secondo il Tar (tribunale amministrativo regionale) il ricorso sarebbe irricevibile. Alla base della sentenza ci sarebbe un ritardo nella presentazione dello stesso ricorso e il fatto che Az non sarebbe effettivamente danneggiata dalle misure di ampliamento. La Az imballaggi è stata quindi condannata a ripagare le spese nei confronti di Crastan e del Comune per una cifra che ammonta a quattromila euro.