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Tmm, pressioni su Piaggio e sciopero rinviato

All'indomani del sostegno offerto ai lavoratori dal consiglio regionale, da destra e da sinistra si invoca un intervento del gruppo della Vespa

Gli operai della Tmm in protesta lungo viale Africa, Pontedera

In vista dello sciopero generale dei metalmeccanici in provincia di Pisa, nviato a lunedì 4 settembre per questioni relative al meteo, tanto da destra quanto da sinistra aumentano le pressioni sul gruppo Piaggio. Senza dimenticare che, ancora stamane, alcuni lavoratori Tmm hanno effettuato l'ennesimo blocco stradale lungo viale Africa, dove transitano anche i camion in entrata e in uscita dagli stabilimenti delle due ruote.

Ieri, durante l’approvazione in consiglio regionale della mozione a sostegno della lotta dei lavoratori Tmm, il governatore della Toscana Enrico Rossi ha definito “imbarazzante” il silenzio della multinazionale della Vespa, pur precisando che “non è più pensabile una gestione dei rapporti con Piaggio come al tempo in cui ero sindaco a Pontedera”.

Nella mozione, presentata dal Pd e approvata all’unanimità, ha trovato però spazio anche un emendamento presentato da Fratelli d’Italia, proprio in riferimento al gruppo di Colaninno. "Grazie a questo emendamento - ha spiegato il capogruppo di FdI in Regione, Giovanni Donzelli - la Piaggio verrà chiamata dalla Regione a investire sul territorio, dove dovrà cercare anche i fornitori. Se i lavoratori della Tmm di Pontedera sono a rischio è necessario chiamare in causa anche la Piaggio, che dalle istituzioni toscane ha avuto tanto e adesso non può girarsi dall’altra parte”.

Dello stesso avviso anche Tommaso Fattori e Paolo Sarti, consiglieri regionali in rappresentanza di Sì Toscana a sinistra. “Piaggio non può assolutamente restare in silenzio - hanno asserito i due -, dopo esser stata committente quasi esclusiva dell’azienda e aver portato avanti nefaste politiche di delocalizzazione nel corso degli anni, a fronte di bilanci più che in attivo e di finanziamenti statali ricevuti fino ai recenti 5 milioni di euro di Industria 4.0”.

Dai Cobas di Pisa, infine, arriva addirittura la richiesta a Piaggio di assumere direttamente gli 85 lavoratori messi a casa dalla Tmm. “Dalla Regione arrivano notizie che confermano quanto Piaggio sia coinvolta in questi 85 licenziamenti - si legge nel comunicato Cobas Pisa -, la quasi totalità delle commesse Tmm andavano dritte nei magazzini a fare scorta, e sulle linee di montaggio. Piaggio deve rimanere in gioco e aprire alla disponibilità di una trattativa che blocchi immediatamente le procedure di licenziamento e prenda in considerazione la possibilità di internalizzare gli 85 della Tmm”.