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Caterina, volontaria per donare sorrisi ai bambini

La giovane pontederese, dopo un test d'ingresso all'Università fallito, è partita per la Tanzania a soli 19 anni per lavorare in un orfanotrofio

Caterina Petri a Kigoma

Un test d'ingresso sfortunato. Che, in realtà, ha aperto le porte a qualcosa di molto più grande. La storia di Caterina Petri comincia con una delusione, quella dovuta al mancato ingresso a Scienze dell'educazione, e finisce con una grande speranza, quella che la giovane sta dando a tanti bambini e a tante bambine di Kigoma, in Tanzania.

Tutto, appunto, è iniziato quando Caterina, concluso il liceo, ha deciso di provare a entrare nella facoltà di Scienze dell'educazione. "Nel 2019 ho scoperto il lavoro di animatrice in un villaggio turistico nel Cilento: presto, anche a detta dei genitori, ho capito di avere una grande propensione per stare con i bambini - ha detto - per questo, ho pensato che la maestra fosse il lavoro giusto per me".

Dopo il test, quindi, una scelta un po' controcorrente per la sua età, 19 anni: fare volontariato in un orfanotrofio in Africa. "Ho conosciuto l'associazione Yes We Can attraverso un video su TikTok pubblicato da un altro volontario che attualmente lavora qua con me e a mia volta, con un altro video, ho ricevuto un sacco di domande su questa esperienza - ha raccontato - l'idea di partire risale a Ottobre: ho iniziato a rifletterci seriamente e alla fine, a Dicembre, ho comprato i biglietti per la Tanzania".

"Ciò che mi ha spinto a partire, oltre al fatto di non essere entrata all'Università, è anche stata la volontà di affrontare una sfida con me stessa - ha spiegato - mi sono detta che se non l'avessi fatta quest'anno, non avrei più potuto provarci. Mi sono buttata". 

E l'esperienza che sta vivendo, già dopo qualche settimana, è una di quelle che ricorderà per tutta la vita. "Mi trovo molto bene, anche se naturalmente non vivo con tutti i comfort che avevo a casa - ha continuato - le condizioni di vita rispetto agli abitanti del posto sono sicuramente buone, ma rispetto all'Italia sono incomparabili. A volte penso di voler tornare, ma quando vedo i sorrisi dei bambini, le giornate svoltano completamente e mi rimangio tutto".

"Tornerò ad Aprile - ha concluso - inizierò a studiare e a lavorare un po', ma l'obiettivo è quello di entrare all'Università e di ottenere una certificazione di lingua che attesti quello che ho imparato qua, visto che parliamo soltanto in inglese".

Intanti, dall'Italia, a sostenerla nella sua missione c'è la mamma, Lucia Dagostino. Che, per i piccoli di Kigoma, ha deciso anche di organizzare una serata di beneficenza per raccogliere delle donazioni, che si terrà venerdì 10 Febbraio al Cavatappi di Calcinaia. "Grazie in anticipo a chi vorrà esserci per condividere insieme una serata in allegria - ha spiegato Lucia - durante la quale potremo vedere nel grande schermo dei filmati dei bambini di Kigoma e ascoltare una fantastica cantante".