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​Cavallini e il mistero del caso Moro

Il regista pontederese de "La Marea Silenziosa" e "Ho sofferto d'Insomnia" debutterà al festival della costiera amalfitana con "Com'è Nato un golpe"

Tommaso Cavallini

"Da tempo siamo legati, diciamo in fila con una valanga di opere, alle riaperture delle sale cinematografiche bloccate dalla pandemia. Ma qualcosa si sta sbloccando e proprio oggi abbiamo avuto l'invito a partecipare al World film festival che si svolge nella costiera amalfitana", dice Tommaso Cavallini, regista pontederese che debuttò con La Marea Silenziosa, film su Pontedera, sui piaggisti e sull'incontro d'amore di due giovani. 

"Siamo in fila _ ribadisce Cavallini _ mentre nel frattempo ci hanno invitato varie istituzioni. Noi, però, puntiamo anche alla sale".

"Com'è Nato un golpe" è un'opera di docufilm sul caso Moro e soprattutto sulle due commissioni che hanno indagato ('79-2014) sul caso, forse il più 'importante' perché ha cambiato le situazioni politiche di allora. 

"Col termine 'Nato' che abbiamo messo nel titolo _ spiega Cavallini _ vogliamo intendere anche la vera e propria Nato. E' un'opera fatta soprattutto di interviste con vari intervistati, come il giudice Carlo Palermo, l'ex senatore Sergio Flamigni e alcuni giornalisti che ci conducono, e conducono lo spettatore, in un intrigo di segreti che indubbiamente mette in difficoltà soprattutto la prima indagine".

Tommaso Cavallini ha girato scene e interviste a Roma e in altre città e senza la pandemia il suo lavoro sarebbe stato già conosciuto anche a livello nazionale. 

I produttori sono Paola Baiocchi e Andrea Montella e l'opera aderisce alla piattaforma Chili, mentre la post produzione è di Fabrizio Volpi. 'Come è Nato un golpe' aderisce alla piattaforma Movieday.