Attualità

"Chiesino e Green Park, zone a rischio alluvione"

Legambiente ribadisce la sua contrarietà e si associa anche il gruppo Laudato Si' di Pontedera: "Si continua a cementificare senza sosta"

La zona del Chiesino

La polemica sulle lottizzazioni al Chiesino e, in seconda battuta, al Green Park, non si placa. Anzi, dopo la presentazione dell'ultimo rapporto dell'ISPRA sul consumo di suolo, Legambiente Valdera e il Circolo Laudato Si' di Pontedera, sulla scorta dell'enciclica di papa Francesco, sono tornati alla carica.

"In Italia continuiamo imperterriti a cementificare, asfaltare e snaturalizzare il nostro territorio: stiamo compromettendo tutte quelle funzioni ecosistemiche che il suolo svolge, come la mitigazione del clima - hanno scritto - a Pontedera, paradossalmente, molte aree dove si continua a consumare suolo, sono in zone a rischio alluvione, come il Green Park o le aree lungo lo Scolmatore, al Chiesino".

"Siamo preoccupati, come lo sono tanti cittadini, perché in Valdera con il nuovo Piano strutturale intercomunale approvato recentemente si sta continuando nella direzione sbagliata, prevedendo enormi superfici di suolo vergine da impermeabilizzare con parcheggi, capannoni e centri commerciali - hanno aggiunto - serve cambiare rotta, seguendo anche le direttive europee, come quella che ci chiede di cercare di ripristinare aree naturali per tutti i benefici che ne conseguono".

L'invito, poi, è rivolto direttamente ai Consiglio comunali, che dovranno approvare i Piani operativi delle singole amministrazioni. "Lanciamo un appello a ripensare le previsioni del Piano strutturale per invertire la rotta per mirare verso gli obiettivi dell'Agenda 2030 - hanno concluso - per una vera tutela di un bene non rinnovabile quale è il suolo naturale".