Politica

"Ci negano le password per il sistema informatico"

La denuncia del consigliere Cinque stelle Paolucci: "Non c'è una norma legislativa che lo vieti, l'amministrazione così perde un'occasione"

Paolucci e l'avvocato Scarselli

L'amministrazione comunale di Pontedera ha negato l'accesso al sistema informatico (e quindi agli atti amministrativi) ai consiglieri comunali Andrea Paolucci e Fabiola Toncelli del Movimento Cinque Stelle di Pontedera.

A denunciare la situazione è stato lo stesso Paolucci con al suo fianco l'avvocato Luca Scarselli. Il divieto dell'amministrazione Millozzi è stato confermato in un incontro avuto da Paolucci con il segretario del sindaco Filippo Fatticcioni.

"Non ci danno le password per accedere al sistema informatico e quindi agli atti amministrativi - ha spiegato Paolucci - il no dell'amministrazione a questa richiesta dell'11 ottobre scorso ci è arrivato il 23 dicembre".

Paolucci ha ammesso che "quando abbiamo richiesto qualche atto ce lo hanno sempre messo a disposizione, anche in tempi ragionevoli. Resta il fatto che un nostro accesso diretto senza dover scomodare i dipendenti degli uffici sarebbe più utile per tutti. Risparmieremmo tempo noi e tempo i lavoratori".

Un esempio concreto: "Qualche settimana fa - ha detto Paolucci - ho chiesto la tariffazione Tari per le utenze non domestiche. La risposta arrivata dal Comune è stata incompleta perché non c'erano le metrature. Insomma, per avere tutti i documenti ci sono voluti 45 giorni in più".

Il consigliere comunale ha spiegato che la legge non affronta questo aspetto. Non c'è una norma che obblighi o vieti l'accesso al sistema informatico per i consiglieri comunali delle opposizioni. Il Tar toscano però, in una sentenza della fine del 2016 ha respinto una richiesta analoga fatto da un consigliere pentastellato di Vicopisano: "Anche Millozzi è venuto a conoscenza di questa sentenza del Tar e ha agito di conseguenza, sottolineando che l'accesso agli atti deve essere motivato da una precisa richiesta, ma non è vero. Non c'è norma che ne parli".

Paolucci ha approfondito la questione rivolgendosi per un parere al difensore civico regionale: "Ci hanno spiegato che il Comune non è obbligato a dare le password ma che sarebbe consigliabile che le dessero, per una questione di trasparenza. Inoltre l'accesso agli atti da parte di un consigliere dell'opposizione può avvenire senza precise richieste".

Paolucci ha definito questa storia "un'occasione mancata a rischio e costo zero, "potete ma non volete" abbiamo detto e ribadito a Fatticcioni".