Cultura

Cicatrici del corpo, cicatrici dell'anima

E' il titolo della mostra fotografica che sarà inaugurata stamane alle 12 nell'atrio dell'ospedale Lotti, grazie alla comunità La Badia e a Duemé

Alle 12 di oggi lunedì 25 giugno, nell’atrio dell’ospedale Lotti, sarà inaugurata la mostra fotografica "Cicatrici del corpo, Cicatrici dell'anima", realizzata grazie allacollaborazione tra il laboratorio di pelletteria della comunità terapeutica La Badia e le stiliste Duemé

La caratteristica de La Badia è proprio quella di essere una comunità aperta all'esterno permettendo l'incontro, attraverso la creatività, di realtà differenti. Creare relazioni umane tese ad abbattere barriere culturali, diffidenza e perfino indifferenza, sono state la carta vincente per un gruppo di giovani in cerca di nuovi stimoli alla vita. E' la creatività che ha permesso di eliminare etichette e sovrastrutture imposte. Scoprirsi ancora capaci di provare stupore nello scegliere di nuovo la vita, di farcela, di mettersi in gioco per guardare oltre un semplice tavolo da lavoro, di perseverare e di cogliere nel profondo il senso.

L’idea della mostra ruota attorno ad alcune parole chiave emblematiche delle sensazioni personali di ognuno di noi: bivio, pelle, cicatrice, acqua. Le prime tre sono parole che raccontano eventi della nostra vita, l’incontro con l’acqua diventa nelle sue molteplici accezioni e interpretazioni anche opposte, un momento di rinascita, passaggio e di emozioni.

Attraverso il ritratto di dettagli e particolari, l’intenzione della mostra è quella di rivelare l’intimità del viaggio di ognuno di noi prima e dopo l’incontro a quel bivio.