Attualità

Pontedera città pericolosa ?

Difficile, forse impossibile, rispondere: troppi i fattori in gioco, reali e presunti. Ora sono più sicure le Banche.

Fino a un quarto di secolo fa, ultimo decennio del secolo scorso, non c'era Banca o ufficio postale che non avesse subito rapine. Con alcune da record, come quella di San Giovanni alla Vena che un pontederese 'assaltava' tutti i lunedì' arrivando e ripartendo in Vespa, quella di Palaia e via e via fino alla banche di Pontedera. 

Ora, con le porte girevoli e altri meccanismi, è assai più difficile, come tutti sanno. Col risultato che la delinquenza piccola o grande fino a quella specializzata (e sempre esistita) nella caccia ai borsellini, alle elemosine e alla coroncina di San Faustino, prende di mira soprattutto i negozi, i bancomat esterni, i bar dei distributori quasi tutti self service. Insomma, colpa delle.. banche se commercianti e simili subiscono più assalti. Ma è vero, come dice il centrodestra in polemica col centrosinistra, che Pontedera è più insicura rispetto ad altri centri con gli stessi dati anagrafici ? 

Difficile rispondere perché perché in questo argomento entrano in contatto e contrasto realtà e paura, politica e dati delle forze dell'ordine sulla criminalità. Alcuni esempi: i furti in abitazione sembrerebbero diminuiti rispetto a certi periodi; ricordate quello delle porte, campanelli e citofoni segnati da (per noi) incomprensibili segnali che per il popolo erano sicuramente l'annuncio di ladri in arrivo ? Ladri che spesso arrivavano. 

Altro esempio: il settore più praticato dai ladri è indubbiamente quello delle biciclette. Ne spariscono molte, un boom come non mai, anche dentro i garages. Ma i furti di biciclette sono ormai considerati danni minori mentre invece un furtarello in casa o in un bar con refurtiva di 100 euro, meno del costo di una bicicletta, fanno più impressione.

Capitolo droga: in giro ci sono tanti spacciatori innanzitutto perché ci sono tanti clienti, ma il fenomeno è tutt'altro che nuovo perché negli anni '70-80, anni pre immigrazione e dell'eroina con le sue tante vittime, si spacciava apertamente sul piazzone, dove ci fu una protesta organizzata dai commercianti, al giardino di Belladimai e in altri zone ancora. Capitolo immigrati: non c'è dubbio che la forte immigrazione concentratasi su Pontedera abbia creato anche nuovi sbandati che per campare 'vendono' fazzolettini, chiedono un euro nei piazzali e spacciano droga. Qui il problema è chiaro: più si fanno arrivare immigrati e più crescono quelli fra di loro che per campare, non avendo lavoro né documenti ufficiali, devono guadagnare qualcosa. Anche con la droga, mentre per dormire devono ricorrere anche a case fabbriche ed empori abbandonati oltre che ad appartamenti col triplo di persone rispetto alla capienza.

E allora? Torniamo al discorso di prima, ovvero che è molto difficile dire se Pontedera, città con stazione ferroviaria attrattiva per gli immigrati, è messa peggio o meglio di altre realtà simili. 

Se volete, possiamo invece tornare indietro di un secolo e più quando il vicario granducale che amministrava la città scriveva ogni tre per due al governo lorenese di Firenze per chiedere rinforzi di polizia "perché Pontedera è ingovernabile visto che le bettole sono piene di ubriachi, donne e ragazzine pronte a prostituirsi, e di navicellai e barrocciai disoccupati pronti a tirar fuori il coltello e battersi a duello rustico". Il tutto perché l'economia fluviale-portuale di Pontedera era andata in crisi dopo il periodo napoleonico a causa degli inglesi che avevano bloccato il porto di Livorno, punto di riferimenti principale per l'economia di Pontedera. 

E se qualcuno vuole, faccia da sé il paragone con l'attuale periodo di difficoltà in vari settori cittadini, pur se altri non navigano male.