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Confcommercio, "Perse 300 attività in 5 anni"

L'allarme dell'associazione di categoria e la richiesta urgente di incontro con il sindaco Franconi: "Il Comune deve fare qualcosa per i negozi"

Il presidente di Confcommercio Pontedera Lorenzo Nuti

"La desertificazione commerciale è già in atto: il numero di attività che stanno chiudendo a Pontedera fa tremare i polsi e senza interventi immediati la situazione è destinata a peggiorare". Non usa giri di parole il direttore generale di Confcommercio Provincia di Pisa, Federico Pieragnoli, che sulla situazione del commercio pontederese non ha dubbi: serve una svolta.

Per questo, l'associazione di categoria si è rivolta al sindaco Matteo Franconi, chiedendo un incontro urgente. "Pontedera è il cuore dell'area della Valdera, nonché centro economico vitale per la nostra provincia - ha aggiunto - dobbiamo garantire tutti il massimo impegno affinché mantenga questo ruolo".

"L'ultimo report della Camera di Commercio ci dice che Pontedera ha perso più di 300 imprese negli ultimi cinque anni e non c'è più tempo da perdere per provare a invertire la rotta - ha incalzato Lorenzo Nuti, presidente di Confcommercio Pontedera - la questione sicurezza è prioritaria e la preoccupante escalation di furti, rapine e vandalismi che prosegue ormai da più di un anno sta inevitabilmente compromettendo l'attrattività della città. La sicurezza è una condizione imprescindibile per chi fa impresa e deve essere garantita con ogni mezzo".

"È indispensabile che il Comune metta in campo interventi strutturali in grado di garantire un reale sostegno per chi vuole fare impresa, come agevolazioni per i negozi storici e di vicinato, incentivi per l'apertura di nuove attività e riqualificazione dei fondi sfitti - ha concluso - sono alcune delle misure che, tra l'altro, questa amministrazione aveva presentato trovando la nostra piena approvazione. Ma purtroppo, finora, niente di questo è stato messo in atto. Gli eventi di qualità organizzati questa estate sono senz'altro imprescindibili per avere una città attrattiva, ma da soli non possono bastare senza misure efficaci e un reale piano di sostegno a imprese e attività".