Sì, è possibile, e magari doveroso, continuare il sogno. Che avrebbe potuto essere anche da primo posto se il cavalier Silvio Berlusconi non si fosse gettato proprio ora nell'impresa di portare il Monza dalla C alla A del suo San Siro, ma che può e deve essere un sogno altolocato. Da secondo posto e stretti d'intorni.
Con l'impresa di Siena (unica squadra che ha battuto proprio il Monza, 2 a 0 in trasferta alla 6a giornata) la troupe coraggiosa e compatta di Maraia ha già raggiunto il punteggio dell'anno scorso a fine girone d'andata, 28 punti, e ora ha davanti tre avversari di bassa classifica e l'ultimo, il 14 dicembre, nel ruolo di super capolista.
A disposizione prima del ritorno ci sono dunque 12 punti da giocarsi con i prossimi tre avversari abbordabili - lo sappiamo e lo sanno tutti che nel calcio si può perdere anche con l'ultima ma, insomma... - sono la Pergolettese che verrà al Mannucci con 11 punti e il terzultimo posto in classifica, la Pianese a Piancastagnaio (già affrontata in Coppa Italia con un pareggio risicato) quindicesima con 17 punti, il Lecco di mercoledì 11 in recupero e attualmente quartultimo a 12 punti. Poi arriverà il Monza col simpatico Galliani in tribuna e che ha pareggiato tre volte oltre alla sconfitta col Siena.
Ragionamenti, si dirà, tutti da verificare. Ma intanto continuiamo a sognare.