La fiaccolata che arriva in centro, in piazza Curtatone, dopo aver percorso viale Italia, il ponte Napoleonico e Corso Matteotti. Tutta la città, da est a ovest, raccolta nella commemorazione delle donne vittime di violenza, nella Giornata internazionale a loro dedicata.
Una cerimonia che, però, è cominciata dal giardino Baden-Powell, a pochi passi dalla scuola "Gandhi", dove sono state messe a dimora 53 rose, che abbracciano un nuovo albero. Tutte le piante, come spiegato da una targhetta, sono dedicata a una vittima di femminicidio. "Oggi siamo qui per ricordare le donne vittime della violenza - ha spiegato l'assessora Sonia Luca - l'aiuola che abbiamo creato è un modo per ridare vita a queste donne, almeno simbolicamente".
"La nostra lotta deve tendere al numero zero: zero femminicidi - ha aggiunto - questa è la missione che ci dobbiamo dare e, se otterremo quel traguardo, soltanto allora questa giornata sarà una festa. Ancora troppe donne pagano con la loro vita questa una violenza diffusa: non c'è soltanto l'assassinio, ma anche la violenza psicologica".
"Non smetteremo di mantenere l'attenzione alta fino al raggiungimento del numero zero - ha detto il sindaco Matteo Franconi - dobbiamo contaminare di buone pratiche le nostre vite e ricordarci che le donne non sono sole: ci sono istituzioni, associazioni, scuole e il nostro Paese. Dobbiamo però aumentare le risorse a disposizione di progetti che contrastino la violenza di genere".
Dopo la piantumazione, quindi, si è svolta la fiaccolata, promossa non soltanto dall'amministrazione comunale, ma anche dall'Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale "Lotti", nell'ambito del cartellone di iniziative predisposto per il mese delle donne.
Domani, al Teatro Era, lo stesso cartellone di eventi si arricchirà dell'Ecoincontro che avrà come protagonisti Alessio Boni e Omar Pedrini.