Attualità

​Coraggio e avanti (con la mascherina)

Siamo quasi al terzo anno di pandemia alternata. E di virus. Il nostro corso è però pieno di gente (forse) anche per darsi coraggio.

Sul cielo del corso della nostra città brillano ancora le luci sfavillanti mentre a terra sono ancora lì, da due mesi, le mega chiocciole e gli elefanti che guardano verso la chiesa. Il tutto resterà ancora per un po' ma il nuovo Natale, il capodanno e l'Epifania dovranno aspettare un anno o poco più.

Purtroppo, ahimè, cresce la pandemia che ci fa soffrire e che sta portando, ancora una volta, diversi ammalati piuttosto gravi all'ospedale. Mentre la città e il contado è piena di contagiati che devono stare in casa. Bambini, giovani e vecchi. Qualcuno dice che entro il mese la situazione migliorerà, e visto cosa successe anche l'anno scorso, si pensa e si spera che sia così.
Ma anche perché è la città con più abitanti che naviga intorno ai 150 contagiati al giorno, con Ponsacco al secondo posto.

Venerdì scorso, tuttavia, il corso era strapieno di gente, pontederesi e non, come lo era anche ieri e come sicuramente - pioggia a parte - lo sarà anche questa domenica. Vuol dire che molti concittadini e gente del contado non vogliono rinchiudersi in casa usando le mascherine, salvo i pochi che non le usano. 

Che dire? Che suggerimento, che previsione vogliamo fare? Sono due anni che raccontiamo questa vicenda, questa dannata situazione, questa specie di secolare "spagnola". E l'unica cosa che davvero possiamo dire è coraggio.